Di Alessandro Albano
Investing.com - A notte inoltrata, i 27 leader europei hanno trovato un primo accordo sul tetto dinamico ai prezzi del gas inserito nella proposta della Commissione Ue presentata il 18 ottobre scorso, nonostante la reticenza di Germania e Olanda.
Come effetto, i prezzi del combustibile fossile sul Dutch TTF di Amsterdam sono in diminuzione sotto i 120 euro per MWh rispetto ai 127 della chiusura di giovedì.
L'intesa, che deve ora passare l'esame tecnico dei ministri dell'energia europei, ha superato la divergenza iniziale tra i diversi Paesi, con il cancelliere tedesco Sholz che aveva chiesto di eliminare dal testo ogni riferimento ai price-cap.
Dopo le pressioni di Macron e Draghi sulla necessità di affrontare la crisi energetica a livello unitario e non solo attraverso soluzioni unilaterali, i Paesi hanno trovato una quadra scrivendo nelle conclusioni del summit che "il Consiglio europeo si impegna a coordinare strettamente le risposte politiche".
L'incontro, si legge ancora, "sottolinea l’importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove opportuno, e si impegna a raggiungere i nostri obiettivi politici in modo unitario".
"E' andata bene" ha detto il premier italiano uscente, mentre il presidente del consiglio europeo ha parlato di "solidarietà e unità". Ma non è detta l'ultima parola. Scholz, non troppo convinto dell'intesa, ha avvertito che se i ministri dell'energia Ue non troveranno l'accordo nel meeting previsto per il 25 ottobre, allora "potrebbe essere necessario un nuovo vertice dei leader Ue".
Il Consiglio Ue, infatti, ha conferito "mandato" alla Commissione Ue e ai ministri dell'Energia per presentare "urgentemente decisioni concrete" sulle proposte di Bruxelles.
Tra le proposte che hanno passato il primo esame dei leader europei, oltre al corridoio dinamico sui prezzi, ci sono anche un benchmark alternativo per il prezzo del gas naturale liquefatto e l'acquisto congiunto di gas, dopo aver concordato di riempire lo stoccaggio del gas e di recuperare i profitti dalle società energetiche per aiutare i consumatori a far fronte ai rincari delle bollette.