Investing.com - Lo scorso venerdì i futures del greggio sono saliti del 6%, al massimo oltre due settimane, sostenuto in parte dalle speranze che i principali produttori di greggio possano trovare l’accordo per ridurre la produzione nel corso del summit che si terrà questo mese; inoltre è scesa la produzione di scisto USA.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures Brent con consegna a giugno venerdì hanno segnato un picco intraday di 42,01 dollari al barile, il massimo dal 22 marzo, per poi attestarsi a 41,94 dollari, in salita di 2,51 dollari o del 6,37%.
Sulla settimana, i futures Brent sulla borsa di Londra hanno segnato un aumento di 3,27 dollari, o del 7,79%, segnando il maggiore aumento delle ultime 5 settimane, nelle speranze che i principali produttori di greggio riescano a trovare un accordo sul congelamento della produzione durante il vertice che si terrà in Qatar il 17 aprile.
I futures Brent sono saliti del 40%, dopo essere scesi sotto i 30 dollari al barile l’11 febbraio. Lo short covering è iniziato a metà febbraio dopo che l’Arabia Saudita, Qatar e Venezuela - membri dell’OPEC - avrebbero proposto un accordo con la Russia per congelare la produzione ai livelli di gennaio.
Nonostante i recenti sviluppi, gli investitori sono divisi sulla possibilità che l’accordo venga raggiunto. L’Iran ha confermato che non accetterà alcun accordo sul congelamento della produzione finché la propria produzione non tornerà ai livelli pre-sanzioni, di circa 4 milioni di barili al giorno, mentre l’Arabia Saudita ha affermato che non ridurrà la propria produzione finché gli altri maggiori produttori - Iran compreso - non faranno lo stesso.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a maggio ha segnato venerdì un’impennata di 2,46 dollari, o del 6,6%, a 39,72 dollari al barile, la migliore performance giornaliera dal febbraio 2012.
L’agenzia Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di estrazione negli Stati Uniti è sceso di 8 unità a 354, la settimana scorsa dopo tre settimane consecutive in calo.
Il calo dell’attività di estrazione negli USA indica un possibile calo della produzione futura.
I futures di New York hanno chiuso la settimana in rialzo di 2,93 dollari o del 7,37%.
Le scorte USA sono scese di quasi 5 milioni di barili secondo l’EIA, contro le previsioni di un aumento di 3,2 milioni di barili.
Lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli West Texas Intermediate venerdì era a quota 2,22 dollari, contro il dato di 2,17 dollari segnato alla chiusura di giovedì.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno i dati dell’American Petroleum Institute sulle scorte che saranno rilasciati martedì, mentre per mercoledì è atteso il report del governo sulle scorte del greggio negli USA.
Al centro dell’attenzione c’è anche il possibile accordo tra l’OPEC e gli altri produttori per ridurre la produzione.
Anche i dati dell’OPEC e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia saranno studiati per valutare l’andamento delle scorte e della domanda futura.
In vista dell’imminente inizio di settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 11 aprile
La Cina rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo e alla produzione.
Martedì 12 aprile
Negli USA, l’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte di greggio.
Mercoledì 13 aprile
La Cina rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
L’OPEC rilascerà il bollettino mensile sull’andamento del mercato del greggio.
Gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio e sull’indice dei prezzi alla produzione, mentre l’Energy Information Administration rilascerà i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 14 aprile
L’Agenzia Internazionale per l’Energia rilascerà il bollettino mensile sulle scorte e sulla domanda globale. Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’indice dei prezzi al consumo.
Venerdì 15 aprile
La Cina rilascerà i dati sul PIL del 1° trimestre e sulla produzione industriale.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sulla fiducia dei consumatori e sulla produzione industriale, unitamente ai dati Baker Hughes sul numero di impianti di estrazione.