Investing.com – I futures dell'oro sono saliti venerdì, ma sono rimasti vicini al minimo di tre settimane in un sentimento di mercato dominato dagli sviluppi dell’aggravarsi della crisi del debito mella zona euro.
Sull divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell'oro con consegna a dicembre si sono attestati a 1.724,55 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi di venerdì, in calo del 3,7% sulla settimana, il calo settimanale più brusco dalla fine di settembre.
I prezzi dell'oro sono scesi a 1710,40 dollari l’oncia troy venerdì, il minimo dal 1° novembre, mentre gli investitori hanno liquidato le posizioni in oro per fare cassa e coprire le perdite in altre classi di asset.
Tuttavia, i prezzi sono scesi sulla scia del calo del dollaro USA, che si è indebolito nella speculazione che la BCE possa fare prestiti al Fondo monetario internazionale per i salvataggi.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso venerdì dello 0,36% a 78,22.
Venerdì, gli interessi dei titoli di stato italiani sono scesi al di sotto della soglia del 7% - valore ampiamente considerato insostenibile per i prestiti a lungo termine - immediatamente dopo che il neo Primo Ministro italiano Mario Monti ha ottenuto la fiducia in parlamento.
I rendimenti dei titoli spagnoli sono scesi anch’essi sotto il livello del 7% nel corso di un'asta di titoli di Stato, tenutasi all'inizio della settimana, in quanto la BCE ha acquistato il debito pubblico italiano e spagnolo.
Italia e Spagna sono le due principali economie, tra i paesi periferici della zona euro, e i mercati hanno temuto a lungo che una crisi del debito di queste due nazioni avrebbe il potenziale per far cadere l'euro.
Per gran parte dell'anno scorso, la reazione tipica degli investitori alle cattive notizie provenienti dall'Europa è stata quella di aumentare gli acquisti del metallo prezioso; tuttavia i crescenti timori su una potenziale crisi di liquidità hanno spinto gli investitori a ridurre nelle recenti sessioni le loro partecipazioni a favore di contanti.
I prezzi dell'oro sono crollati giovedì, giù di quasi il 2,4%, nelle voci diffuse di un’eventuale vendita di hedge funds per la copertura di perdite in altri mercati.
John Paulson, miliardario degli Hedge fund ha ridotto le sue riserve auree per la prima volta in due anni, durante il terzo trimestre, secondo la Securities and Exchange Commission all'inizio della settimana.
Nel frattempo, la BCE ha dichairato Martedì che l'oro e i crediti in oro detenuti dalle banche centrali della zona euro sono scesi di 2 milioni di euro a 419.82 miliardi di euro nella settimana terminata il 11 novembre.
Le Riserve auree sono scese a causa della vendita di oro da una banca centrale della zona euro, in linea con l’ultimo Central Bank Gold Agreement, ha affermato la BCE.
Nonostante il recente crollo dei prezzi, il World Gold Council ha annunciato giovedì che la domanda globale di oro è salito del 6% nel terzo trimestre rispetto a un anno prima, poiché la crisi del debito sovrano della zona euro ha stimolato la domanda di metalli preziosi come bene rifugio.
La domanda globale è salita a 1,053.9 tonnellate per un valore record di 57,7 miliardi di dolalri nei tre mesi fino a settembre. Gli investimenti sono schizzati del 33% a 468,1 tonnellate, mentre gli acquisti di lingotti e monete sono aumentati del 29% a 390,5 tonnellate.
Il rapporto ha anche mostrato che gli acquisti delle banche centrali e delle istituzioni di governo sono saliti a di 6 volte a 148,4 tonnellate nel trimestre, al ritmo più veloce dal 1970.
Sul Comex, l’argento per consegna dicembre è stato scambiato a 32,35 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi di venerdì, giù del 6,82% sulla settimana, mentre il rame con consegna a dicembre è salito a 3.398 dollari la libbra, scivolando del 2,21% rispetto alla settimana.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi all'interno della zona euro. Nel frattempo, saranno attesi anche i dati Usa sulla crescita del terzo trimestre e gli ordini di beni durevoli, al fine di valutare la forza della ripresa economica del paese.
Sull divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell'oro con consegna a dicembre si sono attestati a 1.724,55 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi di venerdì, in calo del 3,7% sulla settimana, il calo settimanale più brusco dalla fine di settembre.
I prezzi dell'oro sono scesi a 1710,40 dollari l’oncia troy venerdì, il minimo dal 1° novembre, mentre gli investitori hanno liquidato le posizioni in oro per fare cassa e coprire le perdite in altre classi di asset.
Tuttavia, i prezzi sono scesi sulla scia del calo del dollaro USA, che si è indebolito nella speculazione che la BCE possa fare prestiti al Fondo monetario internazionale per i salvataggi.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso venerdì dello 0,36% a 78,22.
Venerdì, gli interessi dei titoli di stato italiani sono scesi al di sotto della soglia del 7% - valore ampiamente considerato insostenibile per i prestiti a lungo termine - immediatamente dopo che il neo Primo Ministro italiano Mario Monti ha ottenuto la fiducia in parlamento.
I rendimenti dei titoli spagnoli sono scesi anch’essi sotto il livello del 7% nel corso di un'asta di titoli di Stato, tenutasi all'inizio della settimana, in quanto la BCE ha acquistato il debito pubblico italiano e spagnolo.
Italia e Spagna sono le due principali economie, tra i paesi periferici della zona euro, e i mercati hanno temuto a lungo che una crisi del debito di queste due nazioni avrebbe il potenziale per far cadere l'euro.
Per gran parte dell'anno scorso, la reazione tipica degli investitori alle cattive notizie provenienti dall'Europa è stata quella di aumentare gli acquisti del metallo prezioso; tuttavia i crescenti timori su una potenziale crisi di liquidità hanno spinto gli investitori a ridurre nelle recenti sessioni le loro partecipazioni a favore di contanti.
I prezzi dell'oro sono crollati giovedì, giù di quasi il 2,4%, nelle voci diffuse di un’eventuale vendita di hedge funds per la copertura di perdite in altri mercati.
John Paulson, miliardario degli Hedge fund ha ridotto le sue riserve auree per la prima volta in due anni, durante il terzo trimestre, secondo la Securities and Exchange Commission all'inizio della settimana.
Nel frattempo, la BCE ha dichairato Martedì che l'oro e i crediti in oro detenuti dalle banche centrali della zona euro sono scesi di 2 milioni di euro a 419.82 miliardi di euro nella settimana terminata il 11 novembre.
Le Riserve auree sono scese a causa della vendita di oro da una banca centrale della zona euro, in linea con l’ultimo Central Bank Gold Agreement, ha affermato la BCE.
Nonostante il recente crollo dei prezzi, il World Gold Council ha annunciato giovedì che la domanda globale di oro è salito del 6% nel terzo trimestre rispetto a un anno prima, poiché la crisi del debito sovrano della zona euro ha stimolato la domanda di metalli preziosi come bene rifugio.
La domanda globale è salita a 1,053.9 tonnellate per un valore record di 57,7 miliardi di dolalri nei tre mesi fino a settembre. Gli investimenti sono schizzati del 33% a 468,1 tonnellate, mentre gli acquisti di lingotti e monete sono aumentati del 29% a 390,5 tonnellate.
Il rapporto ha anche mostrato che gli acquisti delle banche centrali e delle istituzioni di governo sono saliti a di 6 volte a 148,4 tonnellate nel trimestre, al ritmo più veloce dal 1970.
Sul Comex, l’argento per consegna dicembre è stato scambiato a 32,35 dollari l’oncia troy alla chiusura degli scambi di venerdì, giù del 6,82% sulla settimana, mentre il rame con consegna a dicembre è salito a 3.398 dollari la libbra, scivolando del 2,21% rispetto alla settimana.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi all'interno della zona euro. Nel frattempo, saranno attesi anche i dati Usa sulla crescita del terzo trimestre e gli ordini di beni durevoli, al fine di valutare la forza della ripresa economica del paese.