LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio perdono oltre il 3% sui timori che le nuove restrizioni legate alla pandemia e una lenta distribuzione dei vaccini possano ostacolare una ripresa della domanda, e vengono penalizzati, inoltre, da un rafforzamento del dollaro.
Alle 11,20 i futures sul Brent flettono di 2,27 dollari, o il 3,5%, a 62,35 dollari al barile. I futures sul greggio Usa perdono 2,19 dollari o il 3,4%, a 59,36 dollari al barile.
Anche la struttura del mercato indica un indebolimento del greggio, con lo spread del mese "spot" che si ritrova in fase di contango per la prima volta da gennaio.
Il contango si verifica quando il prezzo spot dei contratti è inferiore a quello dei contratti dei mesi futuri, e potrebbe incoraggiare i trader a immagazzinare greggio.
La Germania, primo Paese per consumo di petrolio in Europa, è pronta a estendere le misure di lockdown fino al 18 aprile e ha chiesto ai cittadini di restare a casa per tentare di fermare la terza ondata della pandemia di Covid-19.
Prima della Germania era stata la Francia a imporre un lockdown di un mese, iniziato lo scorso sabato e che coinvolgerà circa un terzo dei cittadini, in seguito a un balzo dei contagi da Covid-19 a Parigi e in alcune zone settentrionali del Paese.
A pesare sui prezzi anche un rafforzamento del dollaro Usa poiché, essendo il greggio denominato in dollari, un biglietto verde più forte rende la materia prima più cara per i detentori di altre valute.
I mercati fisici del greggio stanno indicando che la domanda si è ridotta, molto di più che per quelli dei futures.