Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo questo lunedì, dopo che gli analisti hanno dichiarato che il vertice di Doha, che si terrà questo mese tra i principali produttori di greggio, avrà un impatto limitato sulla sovrapproduzione globale.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a maggio era in calo di 23 centesimi, o dello 0,58%, a 39,49 dollari al barile, alle 08.18 GMT.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno è in calo di 22 centesimi, a 41,73 dollari al barile.
Secondo la Barclays (LON:BARC) il vertice che si terrà il 17 aprile a Doha, in Qatar, avrà effetti limitati sui livelli delle scorte, dato che i produttori che hanno la possibilità di aumentare la produzione non sono coinvolti nell’accordo.
Inoltre, secondo Goldman Sachs (NYSE:GS) un congelamento della produzione ai livelli recenti non avrebbe l’effetto di ribilanciare il mercato del petrolio.
Dopo essere crollati al minimo di 12 anni a febbraio, i prezzi del greggio hanno poi subito un’impennata, nella speranza che i principali produttori possano trovare un accordo sul congelamento della produzione.
Anche la riduzione della produzione di petrolio di scisto ha sostenuto i prezzi.
I prezzi sono saliti venerdì dopo i dati che hanno mostrato un calo dell’attività di estrazione negli USA.
L’agenzia Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di estrazione negli Stati Uniti è sceso di 8 unità a 354, la settimana scorsa dopo tre settimane consecutive in calo.
Le scorte di greggio USA sono scese di 4,9 milioni di barili nella settimana terminata il 1° aprile.
Tuttavia le scorte di greggio sono rimaste a quota 529,9 milioni di barili, ai massimi storici per questo periodo dell’anno, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento per l’Energia statunitense.