LONDRA (Reuters) - I prezzi petroliferi perdono terreno oggi, con i timori sul crescente numero di casi di coronavirus che minano le stime per la ripresa della domanda, mentre la crescita economica della Cina nel terzo trimestre delude le aspettative.
Intorno alle 11,25 italiane, i futures sul Brent per dicembre cedono 14 centesimi, o lo 0,33%, a 42,79 dollari il barile. I futures sul greggio Usa per novembre perdono 14 centesimi, o lo 0,34%, a 40,72 dollari il barile. Il contratto Usa scadrà domani.
I casi di coronavirus a livello mondiale hanno superato la soglia dei 40 milioni, secondo il bilancio Reuters.
"Anche se i recenti massimi storici di casi di Covid-19 a livello mondiale non hanno causato una revisione al ribasso delle stime sulla domanda, non ci sono segnali di una ripresa a breve termine", spiega l'analista di Commerzbank (DE:CBKG) Eugen Weinberg.
Molti governi europei stanno adottando nuove misure di lockdown per contrastare la diffusione del virus.
"Questa nuova serie di severe restrizioni impedirà inevitabilmente la crescita economica e minerà la ripresa della domanda di carburante", secondo Stephen Brennock di PVM.
Intanto, gli acquisti di petrolio in Cina, visti in rialzo ad inizio anno, dovrebbero rallentare nel quarto trimestre. Le raffinerie cinesi hanno rallentato la loro capacità di trasformazione a settembre.
Secondo i dati forniti dal governo, l'economia cinese è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre su base annuale, rispetto al 5,2% stimato dagli analisti.
Occhi puntati anche sul meeting del Comitato congiunto di monitoraggio ministeriale dell'Opec+, previsto più tardi oggi.
Il comitato dovrebbe discutere l'indebolimento dell'outlook sulla domanda, così come la crescente produzione libica, ma probabilmente non consiglierà azioni immediate, secondo quanto riferito a Reuters da fonti.