LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in calo, in linea con i ribassi dei mercati azionari globali, cancellando i guadagni della scorsa settimana sulla scia della decisione dell'Opec e di altri importanti Paesi esportatori di tagliare la produzione a partire da gennaio.
** Intorno alle 12,10 il Brent scambia a 60,65 dollari al barile, in calo di 1,02 dollari, mentre il greggio americano cede 98 centesimi a quota 51,63 dollari al barile.
** I prezzi sono saliti del 3% venerdì scorso dopo che l'Organizzazione dei Paesi produttori di petrolio e i produttori non aderenti al cartello, inclusa la Russia, hanno annunciato che taglieranno la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno.
** "Hanno una cosa in comune: nessuno di loro vuole vedere le scorte aumentare ancora. Possono non essere d'accordo sui prezzi e sull'ammontare dei tagli, ma di vedere realmente le scorte salire? Nessuno vuole quello", commenta un broker.
** L'Opec ha deciso un taglio di 800.000 barili di petrolio al giorno, guidato soprattutto dall'Arabia Saudita, mentre i membri non Opec contribuiranno con ulteriori 400.000 barili con la gran parte dei ribassi da parte della Russia.