Ricevi uno sconto del 40%
🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Greggio vicino al minimo di 5 mesi, pesa l’incertezza per la Grecia

Pubblicato 08.05.2012, 09:56
LCO
-
CL
-
4280
-
Investing.com – I futures del petrolio sono andati sotto forte pressione per il quinto giorno consecutivo martedì, della mattinata europea, con gli investitori che hanno continuato a tagliare le esposizioni nei timori per l’impatto delle elezioni in Francia e in Grecia nella crisi del debito nella zona euro.

Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a giugno sono stati scambiati a 97,60 dollari al barile, durante la mattinata europea, in calo dello 0,95%.

Precedentemente i prezzi erano scesi dell’1,15% al minimo di 96,81 dollari al barile, il minimo dal 20 dicembre 2011.

Gli investitori restano cauti dopo l’esito della elezioni in Grecia e in Francia, che ha riacceso i dubbi sulla capacità dell’Europa di implementare le misure di austerità ritenute necessarie per risolvere la crisi del debito della zona euro.

In Grecia i tentativi di formare un governo sono falliti, alimentando i timori che il paese non riesca a metter e in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.

Si teme che la crisi del debito sovrano della zona euro possa causare un ulteriore rallentamento che influenzerà la curva della domanda del petrolio.

La zona euro ha rappresentato il 12% del consumo globale di petrolio, secondo i dati British Petroleum.

I prezzi sono andati sotto pressione ulteriormente dopo che il ministro del petrolio in Arabia Saudita Ali al-Naimi ha dichiarato che il suo paese sta immagazzinando fino a 80 milioni di barili di greggio per aumentare le forniture mondiali in risposta ai prezzi che sono “ancora un po’ alti”.

Al-Naimi ha aggiunto che il Regno sta pompando circa 10 milioni di barili di petrolio al giorno. L’Arabia Saudita è il maggior produttore ed esportatore mondiale di petrolio.

I mercati sono in attesa dei report settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e sui prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio del maggiore consumatore di petrolio al mondo.

L’American Petroleum Institute pubblicherà il suo rapporto sulle scorte nel corso della giornata, mentre il rapporto del governo di mercoledì potrebbe mostrare che scorte sono diminuite di 2 milioni di barili la scorsa settimana, al livello più alto dal 1990, alimentando dei timori per un calo della domanda USA.

Gli USA, il maggiore consumatore di petrolio al mondo, rappresenta circa il 22% della domanda mondiale di petrolio.

I prezzi Nymex del greggio sono andati sotto forte pressione la scorsa settimana, perdendo quasi il 9% dal 2 maggio, sia per via dei timori su un rallentamento della ripresa economica - che potrebbe tradursi in una riduzione della domanda di energia – sia per il calo delle tensioni tra l’Iran e le nazioni occidentali sul programma nucleare del paese.

L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,43% a 79,94, il massimo dal 16 aprile.

Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a giugno sono scesi dello 0,45%, a 112,66 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,64 dollari al barile.

Il Brent, il benchmark europeo, è oltre il 12% al di sotto del massimo intraday 128,38 toccato il 1° marzo.

Una perdita potenziale di forniture di petrolio iraniano ha contribuito a sostenere i forti aumenti dei prezzi del petrolio nella conclusione dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno.

Ma i colloqui tra l’Iran le grandi potenze sulle ambizioni nucleari di Teheran, insieme all’aumento della produzione dell’Arabia Saudita e della Libia e dei segni di rallentamento della crescita economica statunitense e sull’occupazione, hanno spinto i prezzi del petrolio verso i massimi del primo trimestre.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.