Investing.com - I prezzi dell’oro si sono stabilizzati mercoledì negli scambi asiatici, dopo aver toccato brevemente livelli più elevati, grazie alla prospettiva che la Federal Reserve non aumenterà più i tassi di interesse, che ha stimolato continui flussi verso il metallo giallo.
Ma il rally dei prezzi dell’oro sembra essersi raffreddato, poiché i verbali del vertice di fine ottobre della Fed, pubblicato martedì, ha mostrato che la banca ha mantenuto la sua prospettiva di tassi di interesse più alti e più a lungo.
Mentre i mercati sono rimasti convinti che la Fed non alzerà ulteriormente i tassi, i verbali della Fed hanno sollevato alcuni dubbi su quando la banca centrale inizierà a ridurre i tassi. Lo strumento Fedwatch del CME Group ha mostrato che gli operatori hanno riconsiderato le aspettative di un taglio dei tassi a marzo 2024.
L’oro spot era invariato a 1.999,39 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro con scadenza a dicembre si è stabilizzato a 2.000,65 l’oncia. I future erano saliti fino a 2.009,80 dollari l’oncia martedì, prima di tagliare alcuni guadagni dopo i verbali della Fed.
Incerte le prospettive di taglio dei tassi della Fed, i verbali ribadiscono una prospettiva più elevata e più a lungo termine
L’oro ha registrato una serie di forti guadagni nelle ultime sedute, in quanto i deboli dati statunitensi sul lavoro e sull’inflazione hanno fatto aumentare le scommesse sul fatto che la Fed abbia finito di aumentare i tassi di interesse.
Ma le prospettive per il metallo giallo sono rimaste incerte, soprattutto se si considera che la Fed intende mantenere i tassi più alti ancora a lungo. La banca centrale ha segnalato che i tassi rimarranno al di sopra del 5% almeno fino alla fine del 2024.
La prospettiva di tassi più alti e più a lungo è di cattivo auspicio per l’oro, dato che l’aumento dei tassi fa salire il costo opportunità di investire nel metallo giallo. Questo concetto ha penalizzato l’oro nell’ultimo anno, quando la Fed ha intrapreso uno dei suoi cicli di rialzo dei tassi più aggressivi.
Il rialzo dei tassi dovrebbe inoltre limitare i guadagni dell’oro nei prossimi mesi, almeno fino a quando la Fed non comunicherà un chiaro piano di allentamento della politica monetaria. Il dollaro ha interrotto la sua recente serie di perdite mercoledì, recuperando leggermente dai minimi di tre mesi, il che ha messo sotto pressione i prezzi dell’oro.
Tuttavia, il metallo giallo ha registrato un rialzo di quasi il 10% nel 2023, favorito da una certa domanda di beni rifugio a fronte del peggioramento delle condizioni economiche globali.
Il rame scende dai massimi di due mesi
Tra i metalli industriali, i prezzi del rame sono scesi dai massimi di due mesi mercoledì, mentre gli operatori attendevano ulteriori indicazioni economiche dalla Cina, principale importatore.
I future del rame sono scesi dello 0,4% a 3,7897 dollari la libbra.
Sebbene i media abbiano riferito che Pechino aveva intenzione di varare ulteriori misure di stimolo, in particolare per il settore immobiliare, gli operatori attendevano ora le mosse effettive del governo cinese.
I trader hanno inoltre tenuto d’occhio eventuali ulteriori interruzioni dell’offerta globale di rame, in seguito alla chiusura di importanti miniere in Perù e a Panama, che dovrebbero avere ripercussioni sui mercati nei prossimi mesi.