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L'amministrazione Biden studia strategie per contrastare l'impennata del prezzo del petrolio in mezzo alle tensioni in Medio Oriente

Pubblicato 25.10.2023, 18:19
Aggiornato 25.10.2023, 18:19
© Reuters

In risposta al potenziale impatto dell'escalation dei conflitti in Medio Oriente sui prezzi globali del petrolio, l'amministrazione Biden sta attualmente esplorando una serie di strategie. Ad oggi, uno dei principali approcci presi in considerazione prevede un impegno con l'Arabia Saudita e con i produttori nazionali di petrolio per aumentare l'offerta di petrolio.

Un'altra opzione sul tavolo è l'utilizzo della Riserva Petrolifera Strategica. Questa riserva è stata significativamente esaurita durante l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dimostrando il suo potenziale valore nello stabilizzare i mercati energetici durante i periodi di turbolenza geopolitica.

Sebbene il conflitto in corso in Israele non abbia ancora causato un'impennata significativa dei prezzi del petrolio, si teme sempre più che un'escalation possa interrompere il flusso di petrolio dall'Iran o da altri importanti produttori regionali del Medio Oriente.

Nonostante queste preoccupazioni e i precedenti timori che i prezzi potessero superare la soglia dei 5 dollari al gallone raggiunta nella primavera del 2022, gli attuali prezzi della benzina negli Stati Uniti rimangono stabili a 3,54 dollari al gallone. Le misure proattive dell'amministrazione mirano a garantire che questa stabilità continui, anche in presenza di un'escalation di tensioni geopolitiche.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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Generato dalla demenza artificiale, altro che intelligenza. Le riserve strategiche non servono ad alterare temporanemente il prezzo del barile sui mercati, ma a garantire sicurezza in caso di crisi energetiche. Sono state dilapidate inutilmente quelle riserve, perché il prezzo si mantiene superiore agli 80 dollari. L'unica strategia della casa bianca per diminuire il prezzo del petrolio è chiedere ai trader di WS di vendere certificati, ovvero carta. E' quello che stanno facendo all'apertura dei mercati ormai da settimane. Ma anche questa è una strategia da apprendisti stregoni perché vendere la carta di dà sollievo nell'immediato, mentre sono i fondamentali a fare il prezzo del futuro. Che piaccia o meno.
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