BRUXELLES (Reuters) - Il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che chiede agli Stati membri di incentivare la ristrutturazione degli edifici per renderli più efficienti dal punto di vista energetico, riducendo così le emissioni di carbonio nella Ue.
La maggioranza dei 370 membri del Parlamento europeo ha votato a favore, mentre 199 si sono opposti e 46 si sono astenuti.
Gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico dell'Unione europea e la maggior parte di essi è riscaldata da combustibili fossili. Le nuove regole porteranno a una riqualificazione in modo che consumino meno energia. Si tratta di un'iniziativa che mira anche a limitare la domanda di gas russo per i Paesi e a ridurre le bollette delle famiglie.
"Questa norma aiuterà i cittadini a risparmiare sulle bollette dell'energia e a uscire dalla povertà energetica, riducendo al contempo le emissioni degli edifici e la domanda di importazioni di combustibili fossili", ha detto il parlamentare del gruppo dei Verdi Ciaran Cuffe, relatore del provvedimento.
I 27 Stati Ue dovranno applicare i nuovi standard agli edifici non residenziali, come uffici e ospedali, e potranno utilizzare i fondi europei per renderli più efficienti dal punto di vista energetico.
"Ci sono molti fondi europei pronti a finanziare i lavori di ristrutturazione", ha detto Cuffe in un comunicato.
Gli standard possono essere applicati anche agli edifici residenziali, ma non ci sarà alcun obbligo di ristrutturazione per i singoli proprietari di casa.
La direttiva ha suscitato polemiche con diversi Paesi, come l'Italia, che si sono opposti, affermando che né i governi né i proprietari di case possono permettersi i lavori di ristrutturazione. L'europarlamentare per la Lega, Angelo Ciocca, ha fischiato durante la seduta per protestare contro l'approvazione della norma ed è stato allontanato dagli agenti di sicurezza.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)