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Petrolio ai massimi del 2018, titoli ne approfittano

Pubblicato 03.06.2021, 09:22
Aggiornato 03.06.2021, 09:49
© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - I prezzi del petrolio hanno toccato i massimi in 3 anni dopo che nel meeting di due giorni fa i Paesi produttori e gli alleati (Opec+) hanno confermato l'allentamento dei tagli alla produzione fino a quest'estate, con le prospettive sulla domanda che continuano a sostenere il sentiment. 

Verso le 0945 CEST, il Brent scambia sui massimi dell'ottobre 2018 a $71,57 per barile (+0,29%) mentre il greggio WTI vale $69,05 (+0,27) per contratto. 

Nel vertice di martedì, l'Opec+ ha ribadito di continuare il taglio della produzione fino al mese di luglio, non fornendo indicazioni per la seconda metà del 2021. Nelle dichiarazioni rese dopo l'incontro, il Ministro dell’energia saudita, Abdulaziz bin Salman, ha affermato che negli USA e in Cina "è in corso una forte ripresa" aggiungendo che l’andamento della campagna vaccinale “può solo portare ad un ribilanciamento del mercato petrolifero mondiale”.

I prezzo dell'oro nero sono saliti del 40% quest’anno, un'ampia inversione a U considerando i futures scivolati in territorio negativo solo un anno fa. La ripresa economica e la forte domanda di carburante che ne consegue hanno sorclassato i timori per i nuovi casi da Covid-19 che stanno scoppiando in altre parti del mondo come Giappone e Taiwan. “La domanda tra un anno potrebbe tornare ai livelli pre crisi”, ha dichiarato il direttore dell’AIE Fatih Birol a Bloomberg.

A confermare l'aumento della richiesta sono state le stime fornite dall'American Petroleum Institute martedì. Secondo i dati dell'istituto, le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 5,36 milioni di barili nella settimana terminata il 27 maggio rispetto ai -439.000 riportati per la settimana precedente. Il report del governo USA sullo stoccaggio è invece per giovedì, e dovrebbe mostrare che le forniture settimanali di greggio statunitensi sono diminuite di circa 2,4 milioni di barili la scorsa settimana.

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A beneficiare dell'aumento del barile sono i titoli del comparto, con Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR) in rialzo tra lo 0,3% e il +0,66%. Più tonica Saipem (MI:SPMI) (+2,5%), con Equita (MI:EQUI) che ha confermato la raccomandazione Hold dopo che Antonio Paccioretti assumerà il ruolo di chief financial officer del gruppo. 

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