Investing.com - I futures del petrolio sono in calo questo venerdì, con i dati USA misti che hanno pesato sulla fiducia degli investitori, mentre un’interruzione delle forniture in Medio Oriente ha supportato i prezzi.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 92,44 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,08%.
Ieri un report della Federal Reserve Bank di Philadelphia ha mostrato che l’indice manifatturiero è migliorato di 7,6 punti, a 5,7 punti ad ottobre, dalla lettura di settembre di meno 1,9.
Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe migliorato di 2,9 punti, ad una lettura di 1,0 ad ottobre.
Il report ha fatto seguito ai dati del dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana è salito di 46.000 unità, ad un destagionalizzato 388.000 e contro le aspettative di un aumento a 365.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 342.000 dal dato precedente di 339.000, il minimo dal febbraio 2008.
Tuttavia i prezzi restano piuttosto supportati dopo che TransCanada ha chiuso l’oledotto Keystone per dei lavori necessari, in quanto è stata trovata una “piccola anomalia” nella sezione che dal Missouri va nell’Illinois.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono l’esito del secondo giorno di summit UE, sebbene non si prevedano annunci importanti sul Spagna e Grecia.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono saliti dello 0,02%, a 112,43 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 19,99 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono stati scambiati a 92,44 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,08%.
Ieri un report della Federal Reserve Bank di Philadelphia ha mostrato che l’indice manifatturiero è migliorato di 7,6 punti, a 5,7 punti ad ottobre, dalla lettura di settembre di meno 1,9.
Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe migliorato di 2,9 punti, ad una lettura di 1,0 ad ottobre.
Il report ha fatto seguito ai dati del dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana è salito di 46.000 unità, ad un destagionalizzato 388.000 e contro le aspettative di un aumento a 365.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 342.000 dal dato precedente di 339.000, il minimo dal febbraio 2008.
Tuttavia i prezzi restano piuttosto supportati dopo che TransCanada ha chiuso l’oledotto Keystone per dei lavori necessari, in quanto è stata trovata una “piccola anomalia” nella sezione che dal Missouri va nell’Illinois.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono l’esito del secondo giorno di summit UE, sebbene non si prevedano annunci importanti sul Spagna e Grecia.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a dicembre sono saliti dello 0,02%, a 112,43 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 19,99 dollari al barile.