Di Peter Nurse
Investing.com - I prezzi del petrolio scendono questo martedì, nei timori che le prospettive per la crescita globale delle regioni economiche chiave peseranno sul quadro della domanda.
Alle 15:15 CEST, i future del greggio USA scendono dello 0,2% ad 84,43 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in calo dello 0,3% a 90,98 dollari.
Sui prezzi continuano a pesare i segnali di attività economica incerta negli Stati Uniti e in Cina, i due maggiori consumatori petroliferi mondiali, nonché in Europa.
Il dato sul PIL cinese del terzo trimestre è risultato nettamente inferiore all’obiettivo del 5,5% del partito Comunista, a causa della politica zero-Covid, mentre il dato di ottobre sull’indice PMI composito S&P Global ha rivelato che l’attività delle imprese statunitensi si è contratta per il quarto mese di fila.
Per quanto riguarda le forniture, la tensione dei mercati mondiali del gas naturale liquefatto ed altri tagli alle scorte dei principali produttori hanno messo il mondo nel bel mezzo della “prima vera crisi energetica globale”, secondo quanto affermato dal capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia questo martedì.
Il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol ha dichiarato infatti che la recente decisione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dei suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, di tagliare due milioni di barili al giorno di produzione è stata “rischiosa”.
L’ultima stima sulle scorte petrolifere statunitensi, data dall’American Petroleum Institute, è attesa nel corso della seduta e dovrebbe mostrare un aumento dopo il sorprendente calo della settimana scorsa di 1,3 milioni di barili.