I prezzi del rame al London Metal Exchange (LME) hanno registrato oggi un calo dell'1,3% a 8.500 dollari per tonnellata metrica. Questa flessione è attribuita alla recente forza del dollaro statunitense e all'aumento delle scorte nei magazzini LME. Il metallo, spesso considerato un indicatore della salute economica, è sotto stretta osservazione in seguito a questi sviluppi.
La scorsa settimana, il rame ha raggiunto un massimo di quattro mesi a 8.640 dollari, ma da allora ha dovuto affrontare sfide dovute a diversi fattori di mercato. In particolare, le scorte dell'LME sono aumentate di 174.900 tonnellate rispetto ai dati di metà anno. Questa crescita delle scorte si sta verificando insieme ai segnali contrastanti provenienti dai risultati dell'attività industriale cinese di novembre, tra gli altri fattori.
Inoltre, la percentuale di warrant annullati nell'LME è aumentata in modo significativo, lasciando intendere possibili futuri ritiri dalle scorte. Con il rafforzamento del dollaro USA, aumenta il costo per i detentori di altre valute, con conseguente riduzione della domanda di metalli a prezzo in dollari come il rame.
Ciò avviene dopo che le recenti preoccupazioni sull'offerta avevano momentaneamente sostenuto i prezzi del rame. Venerdì scorso, First Quantum Minerals Ltd ha sospeso le previsioni di produzione annuale per la sua miniera Cobre Panama a causa delle controversie contrattuali in corso con il governo e ha avviato una procedura di arbitrato. Nonostante queste sfide operative abbiano contribuito a limitare l'offerta, il prezzo del rame è sceso oggi dello 0,4% a 8.579,50 dollari per tonnellata a causa delle condizioni di mercato più ampie.
In risposta a queste incertezze sull'offerta e a causa della tensione del mercato, i minatori globali e le fonderie cinesi hanno concordato una riduzione dei costi di trattamento e raffinazione (TC/RC) per il concentrato di rame per il 2024. Si tratta della prima diminuzione dopo tre anni di stabilità dei TC/RC. Di conseguenza, il contratto sul rame di gennaio della Shanghai Futures Exchange ha registrato un rialzo dello 0,8%, chiudendo a 68.880 yuan (9.658,15 dollari) per tonnellata in seguito a questi sviluppi.
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