Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

Prosegue lo sprint delle materie prime

Pubblicato 04.05.2021, 18:44
Aggiornato 04.05.2021, 18:46
© Investing.com

Di Geoffrey Smith 

Investing.com - Il rally dei mercati azionari può anche stare rallentando, ma sembra proprio che niente possa fermare l’inarrestabile corsa delle materie prime nel 2021.

Dall’inizio dell’anno, il greggio è schizzato del 32%. Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) la scorsa settimana hanno reso noto che si aspettano che arrivi ad 80 dollari entro fine anno, con la riapertura delle economie di Stati Uniti ed Europa, in particolare, che farà tornare in scena la domanda globale della materia prima industriale più importante al mondo più rapidamente di quanto non sembrasse possibile solo pochi mesi fa.

Anche i metalli industriali sono andati alla grande quest’anno, con il rame balzato del 35% e scambiato ad oltre 10.000 dollari la tonnellata a Londra per la prima volta dal 2011. L’alluminio segna un’impennata del 23% al massimo di otto anni, rimettendosi in pari con nichel e zinco, anch’essi ai massimi di otto anni.

I trader dei cereali sono determinati a non perdersi la corsa. I future del granturco USA hanno superato i 7 dollari al bushel per la prima volta da anni ieri e ora registrano un’impennata di oltre il 42% per quest’anno, così come la soia USA. Il colosso delle materie prime agricole Archer-Daniels-Midland la scorsa settimana ha reso noto che le “prospettive oggi sono persino più ottimistiche di quelle condivise all’inizio dell’anno” grazie a “chiari trend favorevoli per la domanda di molti dei nostri prodotti”.

Ma la medaglia d’oro, almeno per l’anno in corso, va al legname. La spina dorsale del mercato immobiliare USA ha visto un’impennata dell’83% ed è più che triplicato negli ultimi 12 mesi, aggiungendo più di 36.000 dollari al prezzo di una nuova casa negli ultimi mesi, secondo l’Associazione Nazionale degli Immobiliaristi americani.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

“Il rally negli ultimi mesi è diventato notevolmente più sincronizzato in tutti e tre i settori: energia, metalli e agricoltura”, ha spiegato Ole Hansen, a capo delle strategie sulle materie prime di Saxo Bank, nelle sue stime sul secondo trimestre.

Data la miriade di fattori che concorrono alla formazione del prezzo delle materie prime, un rally sincronizzato solitamente è sintomo di qualcosa di grosso in atto. E stavolta non è diverso. Tutti questi rally sono alimentati da quantità senza precedenti di liquidità e sostenuti dalla sensazione che il denaro, nonostante tutte le rassicurazioni di compiaciuti banchieri centrali, sta di conseguenza perdendo il suo valore. In altre parole, parte del rally è dovuto ai timori per l’inflazione. Non è una coincidenza che il dollaro, rispetto ad un paniere di valute delle economie avanzate, abbia perso oltre il 4% dall’inizio dell’anno.

Hansen identifica un secondo fattore dietro al rally: anni di investimenti insufficienti stanno comportando delle ostruzioni delle filiere che, se combinati con sostenuti aumenti della domanda, possono portare a dei “super-cicli”, come quello che aveva innescato il tonfo del 2008. È particolarmente vero per i metalli industriali, dove l’alto costo di sviluppo di nuovi progetti spinge i minatori a rinviarli il più possibile.

Ci sono anche altri mega-trend al lavoro: l’elettrificazione della mobilità ha fatto aumentare la domanda strutturale di batterie e metalli per cavi, come rame e nichel. La pandemia sembra aver aumentato, irreversibilmente, il potenziale di lavorare da casa, nonché, in modo permanente, l’ansia di vivere in zone densamente popolate. Il risultato è un boom del settore immobiliare negli USA, con la gente alla ricerca di più spazio nelle periferie. E questo ha creato una grave carenza di legname.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Tuttavia, ci sono anche dei buoni motivi a suggerire che il nuovo super-ciclo non arriverà tanto presto. Molti dei mercati di oggi sono spinti al rialzo da fattori che sono temporanei, ed amplificati da un interesse speculativo che è storicamente volubile.

Di conseguenza, i prezzi dei cereali sono perlopiù il risultato di una rara tripletta di fattori meteorologici che hanno colpito simultaneamente USA, Russia e Brasile. Il palladio, che ha superato i 3.000 dollari l’oncia per la prima volta la scorsa settimana, potrebbe essere supportato fondamentalmente dalle nuove regolamentazioni cinesi sulle emissioni dei camion quest’anno, ma mancano anche le forniture dalla russa Norilsk Nickel, il principale produttore al mondo, per via di allagamenti nella sua più grande miniera. Fino a questo incidente, gli specialisti dei metalli di Johnson Matthey (LON:JMAT) si aspettavano che il mercato mondiale del palladio sarebbe stato perlopiù in equilibrio quest’anno.

E soprattutto, il greggio si gode ancora il massiccio supporto artificiale del patto tra OPEC e Russia che sta tenendo fuori dal mercato 6 milioni di barili al giorno di produzione. Sebbene ci siano tutte le ragioni per pensare che la domanda tornerà ai livelli pre-pandemia a tempo debito, soprattutto se i voli commerciali dovessero riprendersi, un ritorno che non incoraggi una maggiore trivellazione di scisto negli USA è ancora un processo da gestire con cautela.

Infine, cosa più importante, anche se potrebbe sembrare permanente oggi, l’era dei soldi facili sicuramente finirà un giorno. Fino ad allora, però, è difficile prevedere che qualcosa fermerà le materie prime.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.