Di Geoffrey Smith
Investing.com - I prezzi del greggio restano al ribasso nel primo pomeriggio di lunedì sulla notizia che Saudi Aramco (SE:2222) ha ridotto il prezzo del greggio applicato per ottobre ai suoi clienti in Asia, ma lo ha lasciato invariato per i clienti Usa e europei, suggerendo una debolezza della domanda tra i maggiori importatori mondiali.
La notizia è arrivata dopo i dati deludenti sull'occupazione degli Stati Uniti venerdì che hanno messo in dubbio la forza dell'economia statunitense, proprio mentre le dinamiche della domanda in Nord America si stanno indebolendo per la fine della stagione estiva. Inoltre, I dati della Commodity Futures Trading Commission hanno mostrato che il sentiment rialzista sul greggio è nuovamente diminuito la scorsa settimana, con le posizioni long detenute dai fondi che hanno toccato i minimi da ottobre 2019.
Verso le 13:00 CEST, i future sul greggio WTI cedono lo 0,7% a $68,91 dollari per barile, mentre i contratti sul Brent perdono 0,6% a $72,15.
Da un punto di vista tecnico tuttavia, spiegano da Websim, "il pieno recupero di area $71,8 e $68,1 a fine settimana scorsa ha decretato l'esaurimento della fase correttiva e dovrebbe portare al ritorno verso i massimi dell'anno".
A pesare sul contesto ci sono anche le condizioni atmosferiche lasciate dall'uragano Ida, che ha provocato diffuse interruzioni sia delle piattaforme produttive che delle raffinerie. Il Bureau of Safety and Environmental Enforcement ha dichiarato domenica che l'88% della produzione di petrolio del Golfo del Messico e l'83% della sua produzione di gas naturale sono ancora offline. Un nuovo aggiornamento dal BSEE è previsto oggi per le 19:00 CEST.
In Louisiana, quattro delle nove raffinerie chiuse durante l'uragano hanno ripreso le operazioni, anche se un ritorno alla piena produttività richiederà almeno alcuni giorni. I quattro che sono ripartiti hanno una capacità di targa di 1,3 milioni di barili al giorno. Le restanti cinque raffinerie ancora chiuse possono lavorare circa 1 milione di barili al giorno, o il 6% della capacità di raffinazione degli Stati Uniti, secondo il Dipartimento.
Tra le altre commodity, l'indice Bloomberg di riferimento scambia sui massimi in sei anni, dopo il record decennale messo a segno dall’alluminio (+40% YtD a $2.748 per tonnellata) sulla scia delle notizie che arrivano dalla Guinea, uno dei grandi produttori di bauxite. Il colonnello a capo delle forze speciali dell’esercito ha annunciato alla televisione pubblica di aver arrestato il presidente e di aver sospeso la costituzione.