Mercoledì Barclays ha aggiornato l'outlook sulle azioni di AbbVie (NYSE:ABBV), aumentando il target di prezzo a 195 dollari da 185 dollari e mantenendo il rating Overweight. L'aggiustamento riflette le aspettative positive dell'azienda farmaceutica per il farmaco candidato '951, che dovrebbe superare le stime del mercato.
L'analista di Barclays ha espresso ottimismo in merito all'imminente decisione PDUFA (Prescription Drug User Fee Act), suggerendo che il mercato non ne ha apprezzato appieno l'importanza. Secondo la loro analisi, il '951 potrebbe generare vendite comprese tra i 2 e i 2,5 miliardi di dollari. Questa proiezione supera in modo significativo l'attuale stima di consenso di 1,1 miliardi di dollari e le indicazioni dell'azienda stessa di oltre 1 miliardo di dollari. Le cifre di vendita previste sono attribuite alla forte attinenza del farmaco al mercato e all'esigenza medica insoddisfatta a cui risponde.
La revisione dell'obiettivo di prezzo tiene conto anche del potenziale contributo di Elahere, un altro farmaco del portafoglio di AbbVie, dopo il completamento dell'acquisizione del suo sviluppatore, ImmunoGen. I commenti dell'analista di Barclays indicano la convinzione che l'inclusione di Elahere dopo l'acquisizione rafforzerà ulteriormente la performance finanziaria di AbbVie.
Le prospettive del titolo Abbvie sono state corrette positivamente alla luce di questi fattori, con un obiettivo di prezzo più alto di 195 dollari che riflette l'aumento delle stime di fatturato per il '951 e l'aggiunta di Elahere. Il rating Overweight (sovrappesare) suggerisce che Barclays si aspetta che il titolo superi il rendimento medio dei titoli dell'universo di copertura dell'analista nei prossimi 12-18 mesi.
Approfondimenti di InvestingPro
Le recenti prospettive positive di AbbVie (NYSE:ABBV) da parte di Barclays sono supportate da una serie di metriche finanziarie e indicatori di performance del mercato. Secondo InvestingPro, AbbVie vanta una notevole capitalizzazione di mercato di 317,28 miliardi di dollari, a testimonianza della sua significativa presenza nel settore farmaceutico. L'impegno dell'azienda nei confronti degli azionisti è testimoniato dalla sua storia di aumento dei dividendi per 11 anni consecutivi, unita a un attuale dividend yield del 3,46%, interessante per gli investitori orientati al reddito.
Sebbene AbbVie sia scambiata a un multiplo degli utili elevato, con un rapporto P/E di 24,02 per gli ultimi dodici mesi a partire dal primo trimestre del 2023, ciò potrebbe riflettere la fiducia del mercato nelle sue prospettive di crescita, compreso il successo previsto del candidato farmaco '951'. Questo ottimismo trova riscontro nei suggerimenti di InvestingPro, in cui si nota che gli analisti si aspettano una crescita dell'utile netto quest'anno e prevedono una redditività. Inoltre, il titolo della società ha registrato un forte ritorno negli ultimi tre mesi, con un rendimento totale del 16,8%, ed è scambiato vicino ai massimi delle 52 settimane, il che indica una solida performance recente.
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