BRUXELLES (Reuters) - Il Garante europeo per la protezione dei dati ha chiesto oggi la messa a punto di una unica app da installare sui cellulari per tracciare la diffusione del coronavirus che sostituisca le diverse applicazioni usate nei vari paesi Ue che potrebbero potenzialmente infrangere i diritti di privacy dei cittadini.
Alle prese con migliaia di morti causati dal coronavirus, diversi governi europei hanno avviato o stanno preparando delle app capaci di tracciare i telefoni di cittadini entrati in contatto con persone infette e di monitorare gli individui in quarantena.
Le manovre hanno suscitato diverse critiche da parte di attivisti per la privacy, i quali temono la permanenza di queste misure anche dopo la fine della crisi del virus.
Il Garante ha detto che l'uso temporaneo di identificatori di dati e di tecnologia bluetooth al fine di tracciare i contatti protegge la privacy e i dati personali, ma ha espresso timori rispetto alla moltitudine di app emerse, suggerendo che un approccio unico porterebbe a risultati migliori.
"Date queste divergenze, il Garante europeo della protezione dei dati richiede un applicazione mobile Covid-19 a modello paneuropeo, coordinata a livello Ue", scrive in un comunicato il presidente dell'autorità, Wojciech Wiewiorowski.
"Idealmente, dovrebbe aver luogo anche il coordinamento con l'Oms per garantire la protezione dei dati a livello globale sin dal principio", ha detto.
Le app mobili attualmente in uso includono Home Quarantine in Polonia, mirata al monitoraggio di cittadini in ritorno dall'estero, e l'app irlandese per tracciare i cellulari, su base volontaria.
I fornitori di servizi di telecomunicazione come Vodafone (LON:VOD), Deutsche Telekom e Orange hanno concordato a loro volta di condividere i dati di localizzazione dei cellulari con la Commissione europea, per poter tracciare la diffusione del virus.