LONDRA (Reuters) - L'attività delle imprese della zona euro è crollata il mese scorso dopo che i tentativi di contenere la pandemia di coronavirus hanno spinto i governi di tutto il continente a bloccare vaste aree delle loro economie, dai negozi alle fabbriche ai ristoranti.
L'indice Pmi composito a cura di IHS Markit è affondato a marzo a un minimo record di 29,7 da 51,6 di febbraio, meno della lettura flash di 31,4. Si tratta del livello più basso da quando è iniziata la rilevazione a luglio 1998. La soglia di 50 punti separa la crescita dalla contrazione.
"I dati indicano che l'economia della zona euro si sta già contraendo a un tasso annualizzato che si avvicina al 10%, con il peggio che inevitabilmente arriverà nel prossimo futuro", ha detto Chris Williamson, chief business economist di IHS Markit.
La domanda è scesa al tasso più veloce mai registrato. L'indice delle nuove attività è scivolato a 27,7 da 51,2, ben al di sotto della lettura flash di 29,5.
Come per la manifattura, anche il Pmi servizi è crollato, attestandosi a 26,4 -- minimo da quando viene realizzata l'indagine -- da 52,6 di febbraio e sotto la stima preliminare di 28,4.
"Il settore dei servizi sta attualmente subendo un impatto particolarmente grave a causa dell'epidemia di Covid-19, con viaggi, turismo, ristoranti e altre attività ricreative colpiti duramente dalle misure di contenimento del virus", ha detto Williamson.
Con i blocchi che verranno probabilmente estesi per qualche tempo, l'ottimismo si è quasi esaurito.
L'indice delle aspettative del settore dei servizi si è quasi dimezzato a un livello di 33,5 da 61,3, più di 8 punti al di sotto del minimo precedente registrato nel novembre 2008, momento in cui la crisi del debito della zona euro stava prendendo forma.