Di David Pinchodo
Investing.com - Bitcoin ha continuato il rimbalzo fino a raggiungere un massimo di 26.434 dollari martedì pomeriggio, il livello più alto dal 13 giugno 2022, con l'inflazione statunitense che ha offerto ulteriore supporto alle divise digitali, le quali avevano già reagito positivamente alla crisi bancaria di SVB (NASDAQ:SIVB).
Al momento in cui scriviamo, BTC/USD ha attenuato il suo rialzo e si aggira intorno ai 24.900 dollari, con un rialzo del 2% in 24 ore e di oltre il 12% in una settimana, mantenendo una direzione positiva del grafico.
Nuovi massimi annuali dopo l'inflazione Usa
Il picco del Bitcoin di martedì ha seguito l'indice dei prezzi al consumo (CPI) di febbraio, che ha mostrato un calo dell'inflazione al 6% dal 6,4% di gennaio.
Il tasso di inflazione core, che esclude i costi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,5% rispetto a gennaio, contro le aspettative dello 0,4%, anche se il tasso di inflazione core su base annua è sceso leggermente rispetto al mese precedente.
Va ricordato che il Bitcoin era già salito bruscamente da domenica, in seguito alla decisione dei regolatori bancari e finanziari statunitensi di proteggere i depositanti della Silicon Valley Bank (SIVB) e della Signature Bank (NASDAQ:SBNY) (SBNY), ormai al collasso.
L'inaspettato shock bancario ha avuto un profondo impatto sulle aspettative del mercato per i tassi della Fed, con gli investitori che ora ritengono che un rialzo di 50 punti base sia fuori questione, secondo il Fed Rate Barometer Investing.com.
Lo scenario più probabile è ora un rialzo dei tassi limitato a 25 punti base, ma molti analisti di spicco prevedono un forte rischio di pausa, come quelli di Goldman Sachs (NYSE:GS). Altri, come gli economisti di Nomura, si spingono oltre, stimando che la Fed potrebbe tagliare i tassi già la prossima settimana.
Il Bitcoin ha quindi beneficiato della prospettiva che la Fed possa terminare il rialzo dei tassi prima del previsto. Tuttavia, alcuni osservatori hanno anche sostenuto che l'attuale crisi bancaria statunitense evidenzia i difetti del sistema finanziario tradizionale.
Eppure il Bitcoin è stato creato sulla scia della crisi finanziaria del 2008, in risposta ai difetti e alle perversioni della finanza tradizionale. Pertanto, il fatto che il sistema finanziario sia di nuovo in difficoltà mette in evidenza la ragion d'essere originaria del Bitcoin e delle altre criptovalute.
Si noti che il Bitcoin ha corretto dai massimi di martedì, portandosi a 25.000 dollari al momento della scrittura, un calo che può essere facilmente attribuito a prese di profitto.
Cosa tenere d'occhio
La notizia di un caccia russo che martedì si è scontrato con un drone dell'aeronautica statunitense sul Mar Nero ha provocato un calo generale della propensione al rischio che si è ripercosso sulle criptovalute. Continueremo quindi a monitorare gli sviluppi di questo tema durante la giornata di mercoledì.
Sono attesi anche altri dati economici statunitensi, tra cui l'indice dei prezzi alla produzione di febbraio.
Dal punto di vista grafico, notiamo che l'area intorno ai 25.000 dollari rimane un importante ostacolo immediato per il Bitcoin, dopo il quale la criptovaluta dovrebbe testare rapidamente i massimi di ieri.
In seguito, si frapporranno pochi ostacoli alla soglia dei 28.000 dollari e poi all'area dei 30.000 dollari.
In caso di correzione, i 24.000 dollari saranno il primo potenziale supporto, prima di 23.000 dollari, dove si trova attualmente la media mobile a 50 giorni. Al di sotto di questo livello, il profilo di BTC/USD tornerebbe ad essere ribassista.