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La Presidente della BCE chiede una regolamentazione globale delle criptovalute, citando la perdita del figlio

EditorAmbhini Aishwarya
Pubblicato 27.11.2023, 07:12
© Reuters.

FRANCOFORTE - In un recente incontro in municipio, la Presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde ha sottolineato la volatilità e i rischi degli investimenti in criptovalute condividendo un aneddoto personale sulla sostanziale perdita subita dal figlio nel mercato delle criptovalute. Ha raccontato che suo figlio ha subito una perdita del 60% sul suo investimento in criptovalute, sottolineando le sue preoccupazioni di lunga data sul settore.

La Lagarde ha parlato della necessità di una regolamentazione globale rigorosa delle criptovalute, associando gli asset digitali ad attività illegali e al trading speculativo. L'esperienza di suo figlio è stata un esempio dei potenziali pericoli che gli investitori possono incontrare in un mercato largamente non regolamentato.

La BCE sta contemporaneamente portando avanti il lavoro sull'euro digitale, con l'obiettivo di fornire un'alternativa più sicura e regolamentata alle criptovalute private. Anche se il lancio di questa iniziativa potrebbe essere lontano anni, essa fa parte della strategia della banca centrale per proteggere i consumatori e garantire la stabilità finanziaria nel contesto dell'ascesa delle valute digitali.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

Ultimi commenti

Se suo figlio ha investito in Dogecoin non è colpa di nessuno…
La perdita del figlio della Lagarde non e’ dovuta ad una mancanza di regolamentazione del settore, ma dalle caratteristiche intrinseche del settore stesso, dalla sua volatilita’, dalla mancanza di fondamentali su cui confrontare le quotazioni, e altre caratteristiche tipiche delle criptovalute. Nella realta’ il mondo delle criptovalute da fastidio al dollaro e a Wall Street che vedono in questi strumenti di investimento ad alto rischio un competitor pericoloso. Gli Usa devono il loro benessere alla dollarizzazione delle transazioni internazionali, il 60% di esse avviene in dollari. Questo permette agli Usa di vivere a debito del resto del mondo da circa 35 anni. Ogni mese gli Usa hanno un saldo delle partite correnti negativo per 170 miliardi di dollari. Qualsiasi altro paese con una situazione del genere sarebbe fallito dopo qualche mese e la sua valuta varrebbe come quella venezuelana. Se tutto questo non avviene e’ grazie al dollaro considerato valuta di scambio e di riserva globale
Sarebbe ora ne avrebbero solo da guadagnarci le criptovalute
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