La recente impennata del valore del Bitcoin, che ha superato i 38.000 dollari, non ha portato solo profitti agli investitori, ma ha anche aumentato le preoccupazioni sull'impatto ambientale della criptovaluta. Uno studio pubblicato su Cell Reports Sustainability richiama l'attenzione sull'ingente utilizzo di acqua nelle transazioni di Bitcoin, con una media di 16.000 litri per transazione. Questa quantità equivale a riempire una piscina da giardino e ha contribuito a un totale globale impressionante di oltre 1.600 gigalitri nel 2021. Le ramificazioni ambientali sono particolarmente preoccupanti in aree con scarsità d'acqua come l'Asia centrale e gli Stati Uniti.
Alex de Vries, un ricercatore che sta esaminando l'impronta della criptovaluta, prevede un aumento di oltre il 40% del consumo di acqua se la tendenza continua, a causa del meccanismo di Proof of Work (PoW) ad alta intensità energetica che è alla base del mining di Bitcoin. Questo processo richiede una notevole potenza di calcolo, con conseguente necessità di sistemi di raffreddamento estesi per i centri dati e le centrali elettriche.
L'affidamento a fonti di energia rinnovabili, spesso presentato come una soluzione, è criticato da de Vries perché non è sufficiente a compensare l'impatto ambientale a causa della loro limitata disponibilità. Egli indica invece il modello Proof of Stake (PoS), a cui Ethereum è passato nel 2022, come un'alternativa più sostenibile. Il PoS riduce la necessità di hardware ad alta intensità energetica consentendo alle criptovalute di aumentare la probabilità di convalida delle transazioni, una mossa che non ha diminuito la popolarità o la funzionalità di Ethereum.
Mentre la comunità delle criptovalute guarda al futuro, in particolare al 2040, quando si prevede che l'estrazione di Bitcoin terminerà con l'estrazione dell'ultima moneta, de Vries avverte che i minatori devono abbandonare le pratiche non sostenibili. Se non adattano la loro tecnologia, rischiano di trovarsi in una partita persa contro la sostenibilità ambientale, uno scenario che potrebbe avere gravi implicazioni per la redditività a lungo termine del settore.
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