Investing.com - I dati economici del terzo trimestre 2018 potrebbero evidenziare una recessione tecnica, dopo che oggi sono stati diffusi i dati sulla produzione industriale di novembre, i quali hanno evidenziato un calo del 2,6% su base annua, maggiore diminuzione dall’ottobre 2014. A ipotizzarlo sono gli esperti dell’istituto Barclays (LON:BARC).
“I dati sulla produzione industriale molto più deboli del previsto” spiegano da Barclays, “confermano il nostro punto di vista secondo cui l'Italia entrerà in recessione tecnica nel quarto trimestre del 2018", stimando un Pil tricolore in calo dello 0,1% nell'ultimo quarto del 2018, dopo il ribasso già registrato nel terzo trimestre.
Per l'anno appena iniziato invece, Barclays prevede una crescita del Pil italiano dello 0,7% soltanto: "L'indebolimento della dinamica della domanda all'interno e all'esterno dell'area dell'euro, l'aumento dell'incertezza sui tempi e sull'attuazione dell'allentamento fiscale annunciato dal governo e l'instabilità politica in atto gettano un'ombra lunga sulle nostre prospettive", spiegano.
A Milano, l’uscita dei dati sulla produzione industriale ha fatto virare in negativo l’indice Ftse Mib, che dopo un inizio positivo, ha virato in rosso con una perdita dello 0,30%.
Intanto, In tarda serata è atteso il pronunciamento di Dbrs sull'attuale giudizio BBB (high) sull'Italia. “L'outlook è stabile. Seguirà”, ricorda Reuters, “il 22 febbraio il pronunciamento di Fitch che ha un outlook negativo sul giudizio BBB, il 15 marzo quello di Moody's, che ha un outlook stabile sul rating Baa3 (tagliato di un notch a ottobre), e il 26 aprile quello di S&P”. Quest'ultima ha un outlook negativo sul giudizio BBB.