Investing.com – Cgia di Mestre segnala che nel corso del 2013 il numero dei fallimenti registrati in Italia ha superato quota 14.200, il 14,50% in più dell'anno precedente, con un aumento di oltre il 50% se si guarda al periodo pre crisi del 2009.
Il segretario di Cgia, Giuseppe Bertolussi, ha dichiarato: “oltre agli effetti della crisi economica, a dare un contributo all'impennata dei fallimenti hanno sicuramente contribuito anche il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, l'incremento del livello di tassazione e la contrazione nell'erogazione del credito praticata dalle banche”.
Bertolussi ha poi aggiunto: “rimaniamo i peggiori pagatori d'Europa” spiegando come in Italia il saldo fattura avvenga mediamente dopo 170 giorni dall'emissione, contro la media europea di 61 giorni; oltre a ciò si aggiunga che la pressione fiscale ha raggiunto il suo record storico al 44,30%, livello mai raggiunto prima d'ora.