LONDRA (Reuters) - L'economia della zona euro ha mostrato timidi segnali di ripresa all'inizio dell'anno, secondo l'indagine Pmi che ha evidenziato pressioni inflazionistiche in aumento.
Il Pmi composito Hcob per la zona euro, a cura di S&P Global e considerato un buon indicatore della salute economica complessiva, è salito a 47,9 a gennaio rispetto a 47,6 di dicembre, in linea con la stima preliminare.
La lettura è la migliore da luglio ma rimane al di sotto della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione.
L'indagine ha anche indicato che il mese scorso i costi input e output sono aumentati più rapidamente e che l'indice che misura la domanda è aumentato, ma è ancora saldamente sotto il punto di pareggio. L'indice dei prezzi alla produzione è salito a 54,2, massimo di otto mesi, da 53,8.
"L'esitazione della Banca centrale europea a tagliare i tassi di interesse diventa più chiara se si considera l'impennata degli indici Pmi dei prezzi", ha detto Cyrus de la Rubia, capo economista di Hamburg Commercial Bank.
"Con i prezzi input e output nel settore servizi in aumento, la Bce è riluttante ad allentare la politica monetaria".
Alla fine del mese scorso la Bce ha mantenuto i tassi di interesse ai massimi storici e ha ribadito il proprio impegno a combattere l'inflazione.
Il Pmi per il settore dei servizi della zona euro è sceso a 48,4 da 48,8 di dicembre, in linea con la stima flash.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)