(Reuters) - Il dollaro statunitense è in leggero calo, ma non lontano dai recenti massimi di tre mesi, mentre il dollaro australiano sale dopo che la banca centrale ha detto che potrebbe essere necessario un rialzo dei tassi per contenere l'inflazione.
La Reserve bank of Australia ha lasciato i tassi invariati, ma ha avvertito di una possibile ulteriore stretta monetaria.
Alle 10,44, il dollaro australiano sale dello 0,24% a 0,64985 dollari.
Una serie di solidi dati economici statunitensi e le osservazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno allontanato le speculazioni su un taglio anticipato e deciso dei tassi di interesse, sostenendo il dollaro.
L'indice del dollaro, che misura la valuta statunitense rispetto ad altre sei, perde lo 0,03% a 104,425, dopo aver toccato ieri un picco di 104,60, il massimo dal 14 novembre.
L'euro sale di circa lo 0,06% a 1,0738 dollari.
Gli ordini industriali tedeschi sono aumentati inaspettatamente a dicembre.
Gli investitori guardano al sondaggio della Bce sulle attese dei consumatori, che fornisce indicazioni sul processo di disinflazione e influenzare le aspettative sulla politica monetaria.
La sterlina si attesta a 1,255 dollari, in rialzo dello 0,15%, ancora intorno al minimo di sette settimane toccato nell'ultima seduta.
Lo yen giapponese si rafforza a 148,61 per dollaro, ma non lontano dal minimo di due mesi di 148,90 toccato ieri.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri)