NEW YORK - Goldman Sachs ha indicato che le banche centrali, compresa la Federal Reserve, potrebbero essere pronte ad attuare tagli dei tassi di interesse più rapidi e profondi in risposta al calo dei tassi di inflazione globale. Questa proiezione si inserisce nel contesto di un notevole calo dell'inflazione statunitense, che è passata da un picco superiore al 9% a un aumento annuale di appena il 3,1% a novembre.
Goldman Sachs suggerisce che questo calo dell'inflazione potrebbe spingere la Federal Reserve ad avviare una serie di tre tagli consecutivi dei tassi a partire dall'inizio del prossimo anno. I previsti aggiustamenti di politica monetaria dovrebbero portare il tasso dei Fed funds a un intervallo compreso tra il 3,25% e il 3,5% entro settembre dell'anno successivo.
Sulla scia di queste previsioni economiche, Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il suo obiettivo per l'S&P 500, segnalando la fiducia nelle prospettive del mercato grazie al calo dell'inflazione e alle probabili azioni dovish della Federal Reserve. A questa visione ottimistica fanno eco gli analisti di Wall Street, che hanno anch'essi rivisto al rialzo le loro previsioni di mercato, citando la tenuta dell'economia e l'attenuarsi delle preoccupazioni sull'inflazione.
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