ROMA (Reuters) - Il governo italiano taglierà le aspettative di crescita economica di quest'anno a +0,8% da una precedente stima di +1% in occasione della riunione del Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio, in un quadro di progressivo deterioramento della congiuntura e di deficit in rialzo.
La premier Giorgia Meloni si trova di fronte al difficile compito di realizzare i tagli fiscali promessi con la legge di Bilancio, che sarà presentata il mese prossimo, senza allarmare i mercati finanziari che tengono d'occhio le fragili finanze pubbliche del Paese.
Lo spread tra i rendimenti dei Btp e dei Bund tedeschi a 10 anni - indicatore dell'umore del mercato nei confronti dell'Italia - è salito a 194 punti base, massimo dal 5 maggio.
Il consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi alle 18,30 per approvare la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef).
"Abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita quest'anno allo 0,8% e anche per la crescita del prossimo anno", ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ai giornalisti durante un evento a Roma prima del Cdm, secondo i media.
Secondo fonti vicine al dossier, nel 2024 il Pil è visto aumentare dell'1,0% in termini tendenziali, in calo rispetto al precedente target di 1,5%.
L'obiettivo di crescita del prossimo anno sarà comunque più alto, pari all'1,2% o all'1,3%, grazie alle misure espansive della manovra.
Il deficit di quest'anno dovrebbe risultare in area 5,5% del Pil dal precedente 4,5%, mentre quello del 2024 è visto tra il 4,1% e il 4,3% rispetto al precedente target del 3,7%.
Il dibattito sul bilancio italiano alimenterà la volatilità del debito sovrano del Paese anche perché le trattative sulle nuove regole fiscali europee stanno entrando in una fase cruciale, ha detto Massimiliano Maxia, senior fixed income specialist di Allianz (ETR:ALVG) Global Investors.
Sui conti di quest'anno pesa soprattutto l'impatto crescente dei bonus edilizi, che secondo i nuovi criteri Eurostat si scaricano sull'indebitamento netto quando possono essere classificati come pagabili.
Il deficit del prossimo anno è ancora visto al di sotto del 4% del Pil secondo il quadro tendenziale, il che consente a Meloni di incamerare un margine di bilancio pari a diversi miliardi in vista della manovra.
(Giuseppe Fonte, Gavin Jones, tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)