Di Geoffrey Smith
Investing.com - I prezzi alla produzione USA sono saliti meno del previsto a maggio, ma il calo è stato appena sufficiente a placare i timori a lungo termine per il costo della vita.
I prezzi alla produzione sono saliti dello 0,8% da aprile, ma l’indice IPP core, che esclude elementi più volatili, è salito dello 0,5% anziché dello 0,6% atteso. Inoltre, gli aumenti di marzo sono stati rivisti al ribasso allo 0,4% dallo 0,5% per l’indice generale, ed allo 0,2% dallo 0,4% per l’indice core.
Di conseguenza, il tasso annuo di inflazione alla produzione è sceso leggermente al 10,8% da un dato rivisto al ribasso del 10,9% di marzo.
Qualunque sorpresa al ribasso dei dati sull’inflazione è accolta con sollievo dai mercati, dopo la lettura più alta del previsto dei prezzi al consumo la scorsa settimana, che ha innescato un tonfo dei prezzi di bond e titoli azionari in previsione di un maggiore inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Tuttavia, le revisioni al ribasso non cambiano di molto il dato generale sull’inflazione che risulta ancora in eccesso rispetto a quanto consumatori e banche centrali tollereranno sul medio termine.