ROMA (Reuters) - A giugno il commercio estero italiano extra-Ue ha registrato un avanzo di 9,445 miliardi di euro rispetto al deficit di 3,009 miliardi di un anno prima, con una drastica contrazione dell'import.
Secondo i dati forniti stamani da Istat, nel mese in esame l'export aumenta del 2,7% su anno mentre l'import flette del 41,1%, da +4,0% e -13,8% rispettivamente di maggio.
La flessione delle importazioni è "geograficamente diffusa e spiegata per oltre la metà dalla caduta degli acquisti di energia", dice Istat nella consueta nota.
L'istituto spiega che "il deficit energetico è più che dimezzato rispetto a giugno 2022 e il surplus commerciale con i paesi extra-Ue27, sostenuto dal forte avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, è, a prezzi correnti, il più elevato da oltre trenta anni".
La crescita dell'export, in rallentamento, è geograficamente molto concentrata con le maggiori vendite verso Stati Uniti e Svizzera che spiegano circa il 90% dell'incremento tendenziale complessivo.
Nel secondo trimestre, rispetto al periodo gennaio-marzo, l'export si riduce del 3,7%, l'import del 5,9%.
(Antonella Cinelli, editing Gianluca Semeraro)