ROMA (Reuters) - La crescita italiana sta rallentando secondo le stime di Confcommercio, che vede diversi fattori frenanti nella parte finale del 2021.
"La minore tonicità dei consumi associata al persistere di disfunzioni sul versante produttivo, comincia a determinare dinamiche del Pil più contenute", si legge in una nota.
"Nel mese di ottobre, stando alle nostre stime, questo indicatore dovrebbe registrare una crescita dello 0,1% su settembre e del 4,1% nel confronto annuo".
A pesare sono le strozzature presenti nei sistemi di approvvigionamento e la ripresa del processo inflazionistico, "oggi non più semplicisticamente derubricato a meramente transitorio", spiega Confcommercio, che cita tra i rischi anche i ritardi delle campagne di vaccinazione in molte aree svantaggiate del mondo.
Il governo punta a chiudere il 2021 con una crescita del 6,0%, dopo la flessione dell'8,9% lo scorso anno.
INDICATORE ICC
L'Indicatore dei Consumi di Confcommercio a settembre segnala un incremento su base annua dello 0,8% dal +2,8% di agosto, in linea con un sostanziale ritorno alla 'normalità'".
Il dato, spiega Confcommercio, "è frutto, come atteso, di dinamiche articolate tra le diverse componenti".
"Nell'ultimo mese si sono amplificati i segnali di rallentamento della domanda per i beni a fronte di un recupero ancora significativo per la componente relativa ai servizi (+7,7%). Nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi mesi, la distanza con i livelli del 2019 rimane ampia".
(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Sabina Suzzi)