Investing.com -- L’Italia non cresce più. L’Istat stima che nel terzo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil) del nostro Paese sia rimasto fermo a zero, sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al terzo trimestre del 2022. Un dato che arriva dopo il calo fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno, quando il pil era sceso dello 0,4%, e che risulta inferiore alle attese degli analisti, che si aspettavano una crescita dello 0,1% sia su base annuale che trimestrale.
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Come detto, anche la dinamica tendenziale risulta stabile, interrompendo una crescita che durava da dieci trimestri consecutivi. “La crescita acquisita del Pil si stabilizza perciò allo 0,7%, valore uguale a quello fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno”, commentano gli esperti che sottolineano anche come il terzo trimestre del 2023 abbia avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2022.
“Il risultato è la sintesi, dal lato della produzione, di un calo del valore aggiunto dell’agricoltura, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stabilità del settore dei servizi. Dal lato della domanda, si registra un contributo negativo della domanda al lordo delle scorte e un contributo positivo della domanda estera netta”, chiosa l’istituto di statistica.
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