Un nuovo rapporto degli analisti di HSBC (LON:HSBA) getta oggi luce sulle sfide affrontate dagli esportatori in Cina, la seconda economia mondiale, attualmente alle prese con la deflazione. Gli esportatori del Sud-Est asiatico, della Germania, di Taiwan e della Corea del Sud si trovano in difficoltà a causa della riduzione della domanda e dell'aumento della concorrenza dei produttori della Cina continentale.
Il minimo di 16 anni dello yuan onshore rispetto al dollaro statunitense aggiunge un ulteriore livello di complessità alla situazione. Questo tasso di cambio offre notevoli vantaggi di prezzo ai produttori cinesi, rendendoli più competitivi sia a livello nazionale che globale.
Dati recenti mostrano un calo dello 0,2% dei prezzi al consumo e una riduzione del 2,6% dei costi di fabbrica in Cina. Questi dati indicano una tendenza deflazionistica determinata dall'eccesso di capacità produttiva dell'economia cinese. Questa tendenza spinge al ribasso i prezzi globali dei manufatti e crea una pressione disinflazionistica da parte del settore manifatturiero cinese.
Sebbene la Cina abbia registrato una sostanziale ripresa economica, questo sviluppo pone un significativo vento contrario ai margini di profitto. Gli esportatori sono costretti a ridurre i prezzi per mantenere la propria quota di mercato in questo contesto difficile.
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