Di Ambar Warrick
Investing.com – L’attività commerciale giapponese ha registrato una leggera crescita a settembre, secondo i dati preliminari di questo lunedì; tuttavia, l’inflazione elevata e l’indebolimento dello yen continuano a dipingere un quadro negativo per il resto dell’anno.
L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) giapponesi è risultato pari a 50,9 a settembre, secondo i dati forniti da au Jibun Bank e S&P Global (NYSE:SPGI). Il dato indica un’espansione dell’attività dopo il 49,4 di agosto.
Il settore dei servizi del Giappone ha rappresentato la maggior parte della crescita, con un PMI dei servizi pari a 51,9, in aumento rispetto al 49,5 di agosto. La ripresa del settore dei servizi è stata trainata in gran parte dall’allentamento delle restrizioni anti COVID-19 in alcune parti del Paese, con settori come i trasporti, l’immobiliare e i servizi finanziari che hanno beneficiato dell’allentamento dei limiti.
Ma le prospettive dell’attività sono rimaste limitate, soprattutto a causa dell’aumento dell’inflazione e del costante indebolimento dello yen. Quest’anno l’economia giapponese è stata duramente colpita dall’aumento dei prezzi delle materie prime, che di recente ha portato il Paese a registrare un deficit commerciale record, a causa dell’aumento del costo delle importazioni di cibo ed energia.
L’aumento dei costi ha visto il settore manifatturiero giapponese peggiorare a settembre, con il PMI principale che è sceso a 51,0 da 51,5 del mese precedente. Le imprese locali stanno lottando contro l’aumento dei costi delle materie prime e li stanno trasferendo ai consumatori, il che ha aggravato ulteriormente l’inflazione.
“Un ulteriore allentamento delle restrizioni (COVID) ha favorito un’espansione a settembre, ma la crescita complessiva rimane contenuta a causa delle pressioni inflazionistiche e del deterioramento della crescita economica globale che pesano sull’attività sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi”, ha scritto in una nota Joe Hayes, economista senior di S&P Global Market Intelligence.
Lo yen ha registrato una delle peggiori performance quest’anno, scendendo di recente ai minimi di 24 anni tra le pressioni del dollaro e il crescente divario tra i tassi di interesse locali e internazionali.