BRUXELLES (Reuters) - La proposta della Commissione europea di utilizzare gli asset pubblici russi congelati per contribuire a finanziare l'Ucraina, inizialmente attesa per agosto, non sarà pubblicata prima di settembre.
Lo ha comunicato oggi un portavoce della Commissione.
L'Unione europea, che ha avanzato l'idea per la prima volta a novembre, è impegnata nella ricerca di un modo legale per utilizzare la tassa sugli interessi prodotti da questi beni in favore dell'Ucraina. L'Ue vuole assicurarsi che tale metodo sia valido in tribunale in caso di azioni legali.
Dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia a oggi, l'Ue ha congelato asset della banca centrale russa per oltre 200 miliardi di euro, la maggior parte dei quali si trova in Belgio. L'Ue ha congelato anche fondi privati e le ritorsioni legali sono già iniziate.
Il miliardario russo Roman Abramovich, inserito nella lista delle sanzioni dell'Ue, ha avviato un'azione legale insieme a uno dei più antichi gestori patrimoniali russi, First AM, che reclama 2 miliardi di dollari per conto dei suoi clienti dalla società di compensazione belga Euroclear, che detiene anche gran parte del denaro pubblico russo congelato.
Il portavoce ha aggiunto che l'Ue sta lavorando a un accordo con i Paesi del G7 su come procedere e si attende una dichiarazione per questo mese. I Paesi del G7 e l'Ue hanno congelato complessivamente oltre 300 miliardi di euro.
"Le discussioni tra gli Stati membri sono andate bene. L'ultima riunione del gruppo di lavoro del Consiglio su questo tema si è tenuta il 12 luglio e la prossima si terrà a settembre", ha affermato il portavoce ai giornalisti.
"Si sta lavorando intensamente nel contesto del G7 e puntiamo ad avere una dichiarazione del G7 prima della pausa estiva. Una proposta legale è prevista dopo la pausa estiva", ha aggiunto.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)