FRANCOFORTE (Reuters) - L'inflazione nella zona euro si è attenuata in gennaio, ma le pressioni sui prezzi core sono scese meno del previsto, rafforzando probabilmente l'argomento della Bce secondo cui i tagli dei tassi non dovrebbero essere affrettati, anche se la prossima mossa sarà probabilmente un allentamento della politica monetaria.
I prezzi al consumo nei 20 Paesi che condividono l'euro sono scesi del 2,8% il mese scorso dal 2,9% di dicembre, in linea con le attese e avvicinandosi all'obiettivo del 2% fissato dalla Bce, secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat.
La crescita dei prezzi, ormai lontana dal picco a due cifre raggiunto alla fine del 2022, è diminuita a causa del rallentamento dell'inflazione dei prodotti alimentari non lavorati, dell'energia e dei beni industriali.
Ma l'inflazione core - indicatore molto importante per la Bce perché esclude i costi volatili di cibo ed energia - è scesa solo al 3,3% dal 3,4%, sopra le attese di 3,2%.
Sebbene la scorsa settimana la Bce abbia ribadito che un taglio dei tassi non sia neanche stato discusso, i banchieri centrali sembrano sempre più fiduciosi sul fatto che l'inflazione stia tornando sotto controllo, suggerendo che si stia avvicinando un ciclo di allentamento.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)