FRANCOFORTE (Reuters) - La crescita salariale della zona euro raggiungerà probabilmente il suo picco all'inizio di quest'anno, ma il futuro rimane incerto, secondo quanto emerge dal nuovo indicatore salariale sviluppato dalla Banca centrale europea (Bce).
La Bce ha indicato i salari come la variabile più importante per determinare se può iniziare a tagliare i tassi d'interesse e a prendere tempo nella lotta contro l'alta inflazione.
Il nuovo strumento di previsione, presentato per la prima volta in un documento pubblicato oggi, ha mostrato che la crescita delle retribuzioni dovrebbe raggiungere un picco di circa il 5% all'inizio di quest'anno.
Non è ancora chiaro, però, se e quanto velocemente gli aumenti salariali scenderanno verso il livello del 3% che la Bce considera compatibile con l'obiettivo del 2% di inflazione.
"I negoziati del primo trimestre del 2024 saranno probabilmente decisivi per l'andamento delle pressioni salariali nel 2024", scrivono gli autori del documento.
Spesso citato dal capo economista della Bce Philip Lane, il nuovo indicatore della Bce utilizza i dati dei singoli accordi salariali in Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Austria e Grecia per valutare le pressioni salariali e misurare il sentiment.
La Bce cerca quindi di prevedere la futura crescita degli accordi salariali in base al modo in cui le variabili macroeconomiche chiave tendono a prevederli per ciascun Paese.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)