BRUXELLES (Reuters) - I consumatori della zona euro hanno stretto la cinghia a dicembre nonostante la stagione dello shopping natalizio, secondo le stime ufficiali sulle vendite al dettaglio pubblicate oggi, contribuendo alla misera crescita del blocco alla fine dell'anno scorso.
Eurostat ha comunicato che il volume di vendite al dettaglio nei 19 paesi della zona euro è calato dell'1,6% a dicembre rispetto al mese precedente, il peggior calo in oltre due anni e ben al di sotto della media di -0,9% prevista dagli economisti intervistati in un sondaggio Reuters.
Il calo inaspettatamente forte nelle vendite al dettaglio spiega in parte la deludente crescita dello 0,1% che il blocco dovrebbe aver registrato negli ultimi tre mesi del 2019, in rallentamento rispetto allo 0,3% del terzo trimestre.
A dicembre le vendite al dettaglio su base mensile sono calate in ogni settore tranne le vendite online, in rialzo del 2,0%.
Il volume delle vendite per abbigliamento e calzature è sceso del 2,8% su base mensile, mentre gli acquisti di attrezzature per computer e libri sono calati del 2,1%.
La flessione generale su base mensile è la peggiore da ottobre 2017, secondo i dati Eurostat.
Su base annuale, le vendite complessive sono aumentate dell'1,3%, in rallentamento rispetto al +2,3% di novembre, dovuto per lo più a un aumento degli acquisti online, nonostante i cali negli acquisti di carburante per auto, abbigliamento, alimentari, bevande e tabacco.