Investing.com - L’Unione Europea ha pubblicato la sua bozza sull’accordo per la Brexit questo mercoledì, in cui chiede una “area normativa comune” in Irlanda.
Secondo quanto si legge nel documento di 119 pagine: “l’area normativa comune dovrà comprendere un’area senza confini interni in cui venga garantito il libero movimento di merci e sia protetta la cooperazione tra Nord e Sud”.
Michel Barnier, il responsabile delle trattative sulla Brexit per la Commissione Europea che ha preparato l’accordo, ha dichiarato che nessun elemento della proposta dovrebbe essere una sorpresa per il governo britannico, dal momento che si basa sulle discussioni della Fase Uno concluse a dicembre.
Le trattative della Fase Uno comprendevano tre punti principali su cui Regno Unito ed UE dovevano trovare un accordo prima di poter procedere alla Fase Due (le trattative sulla transizione, che sono previste per marzo). I tre punti erano: il “conto del divorzio”, i diritti dei cittadini e il confine irlandese, l’unica terra di confine esistente tra Regno Unito ed UE.
Per rispettare l’Accordo del Venerdì Santo, firmato da Regno Unito e Irlanda nel 1998, il Regno Unito e l’UE hanno deciso che, in seguito all’uscita del paese, non ci sarebbe stato alcun confine con l’Irlanda, né in terra né in mare. Secondo alcune interpretazioni della proposta di legge pubblicata questo mercoledì, l’ “area normativa comune” sull’isola irlandese risulterà in un confine nel Mare d’Irlanda.
Durante la conferenza stampa seguita alla pubblicazione della proposta, Barnier ha affermato che per far sì che la vita quotidiana in Irlanda vada avanti come sempre, è essenziale un allineamento normativo tra il Nord e il Sud. La posizione di Barnier ha infiammato le tensioni tra alcuni dei favorevoli alla Brexit nel Regno Unito, che si oppongono ad un’unione doganale, che secondo loro sarebbe l’equivalente dell’area normativa comune.
Boris Johnson, Segretario agli Esteri britannico ed ardente sostenitore della Brexit, ha dichiarato che per lui la “questione irlandese” viene utilizzata come una scusa da quelli favorevoli a restare nell’UE per poter rimanere all’interno dell’unione doganale.
Intervenendo ieri prima della pubblicazione della proposta, un membro del Partito Unionista Democratico dell’Irlanda del Nord, il partito di cui fanno parte i 10 legislatori che sostengono il governo di minoranza di Theresa May, ha affermato che la proposta di legge sul divorzio UE è una “violazione fondamentale” dell’accordo raggiunto a dicembre.
Il Regno Unito punta ad evitare i controlli tra i due paesi attraverso un accordo commerciale economico futuro. Barnier ha ribadito quest’oggi che il governo britannico non è in grado di operare “scelte selettive” sui termini del divorzio dal blocco economico.
Ieri Barnier ha dichiarato che i piani per lasciare il mercato unico e l’unione doganale richiedono anche un piano eventuale per la questione del confine con l’isola irlandese. Ha inoltre sottolineato che il documento dell’UE è una bozza e che sarà soggetto a revisione da parte degli altri 27 stati membri dell’Unione.
Il Primo Ministro Theresa May chiarirà la posizione del governo sul futuro del paese fuori dall’UE in occasione di un discorso di venerdì.
Sarà l’ultimo dei sei discorsi sulla “Strada verso la Brexit” resi dai ministri di gabinetto per chiarire la posizione del governo sull’uscita del paese e i piani per le relazioni future con il blocco della moneta unica.
In seguito ai discorsi, molti critici all’interno dell’UE hanno definito fantasiose le proposte del governo britannico e il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk le ha chiamate una “pura illusione”.