LONDRA (Reuters) - La Bce dovrà rimanere su una linea accomodante ancora per lungo tempo, secondo il capo economista della Bce Peter Praet, che smorza così la speculazione delle ultime ore secondo cui Francoforte si sta preparando per un'eventuale stretta in tempi più rapidi del previsto.
Ieri il presidente Mario Draghi ha parlato di una ripresa dell'inflazione sottostante "relativamente vigorosa": parole che alcuni investitori hanno interpretato come segnale di un percorso più veloce di normalizzazione della politica monetaria.
Tuttavia, intervenendo stamane a una conferenza a Londra, Praet ha affermato che "non c'è niente di nuovo" nel discorso di ieri di Draghi.
"Chiaramente vediamo alcuni progressi nei prezzi sottostanti, che stanno dietro al processo inflazionistico. Ma è un processo lungo e subordinato a condizioni monetarie molto accomodanti" ha spiegato.
L'esponente della Bce aggiunge che i dati economici giunti fino ad oggi confermano l'ipotesi di base della banca centrale di chiusura del Qe alla fine di quest'anno; il rischio più grande, sottolinea tuttavia, è quello di un "incidente della crescita", ovvero quello di un arresto dell'espansione economica.