MILANO, 12 febbraio (Reuters) - Piazza Affari archivia in
netto calo una seduta che ha visto l'indice S&P/Mib tornare ben
al di sotto dei 18.000 punti.
In rosso sin dalle prime battute, in linea con le altre
borse europee, il listino di Milano è andato in picchiata dopo
l'apertura negativa di Wall Street, recuperando un po' di
terreno nel finale.
In chiusura, l'indice S&P/Mib <.SPMIB> ha perso il 2,24%, il
Mibtel <.MIBTEL> l'1,89% e l'AllStars <.ALLST> lo 0,73%. Scambi
per un controvalore pari a circa 1,7 miliardi di euro.
* Altra giornata in profondo rosso per le banche, con lo
stoxx europeo <.SX7P> che ha lasciato sul terreno i'1,94%.
UNICREDIT è caduta del 3,61%, nella giornata in cui il
cda ha preso atto della volontà degli azionisti di confermare i
vertici. UBI BANCA è scesa del 3,7%, BANCO POPOLARE
del 2,95% e INTESA SANPAOLO del 3,67%.
* Pesante FIAT (-4,03%), sostanzialmente in linea
con lo stoxx del settore <.SXAP> (-3,76%). Nel comparto, male
anche PIRELLI (-3,44%): Kepler ha tagliato il target
price a 17 da 21 euro, confermando il rating "reduce".
* Per quanto riguarda la galassia che fa riferimento a Marco
Tronchetti Provera, all'indomani della presentazione del piano
industriale di Pirelli, è proseguita la discesa di PIRELLI REAL
ESTATE : -6,37%.
* Maglia nera del listino è stata SEAT PAGINE GIALLE
, in calo del 10,4%. Secondo due trader, sulla società
attiva nelle directories gravano le prospettive negative
dell'aumento di capitale. A mercati aperti, Seat ha diffuso le
stime per il 2008, accolte con una relativa riduzione della
flessione del titolo. Sul fronte degli scambi, sono passati di
mano oltre un milione di pezzi, che corrispondono a 200 milioni
pre-raggruppamento azionario. A picco le SEAT RISPARMIO
: -12,59%.
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* In controtendenza ALLEANZA , balzata del 4,64%,
con volumi pari a oltre tre volte la media. Un trader riferisce
di voci sulla "conferma del dividendo", mentre un secondo
operatore rilancia il rumour ricorrente, e smentito varie volte
dalla controllante, "di operazioni straordinarie da parte di
GENERALI (-2,06%)", un riferimento al delisting del
titolo. Un analista grafico sottolinea che Alleanza "si trova a
ridosso di una resistenza importante, posta in area 5,50-5,51
euro", livello che ha violato nel finale.
* TELECOM ITALIA ha limitato il rosso all'1,85%,
riuscendo a difendere con le unghie quota 1 euro, nella giornata
in cui l'AD Franco Bernabé ha respinto il progetto del PdL per
uno scorporo della rete. Il gruppo ha ottenuto dalla Bei un
finanziamento da 600 milioni per la banda larga.
* Positivi due titoli difensivi come TERNA , +1,58%,
e PARMALAT , +1,02%.
* Segno più per MEDIOBANCA (+0,43%) e MEDIASET
(+0,33%), nella giornata in cui, secondo quanto riferito
da due fonti, una delegazione libica, accompagnata dai vertici
della banca d'affari, si è recata in visita dal presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi.
* In lettera i petroliferi e le società attive nelle
infrastrutture legate al comparto energetico. TENARIS
che ieri, a mercato chiuso, è stata colpita dal peggioramento
dell'outlook deciso da S&P, è arretrata del 3,56%. SAIPEM
è calata del 3,68%, nel giorno in cui Credit Suisse ha
ridotto il target price a 18 da 23 euro. PRYSMIAN ha
perso il 3,32%. Meglio ENI : -1,52%.
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* Fra le small e mid cap, ACEA è salita dell'1,69%,
con volumi molto sopra la media. Il titolo dell'utility romana è
stato inserito negli indici Msci Barra.
* Tra le società che domani comincheranno i risultati del
quarto trimestre, DMT è caduta dell'11,6%.
* INDESIT è calata del 6,88%: il giorno dopo la
comunicazione dei risultati 2008, riferisce un dealer, Cheuvreux
ha tagliato il target price a 2,75 da 3,75 euro.