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Borsa Milano pesante con Fiat, Saipem e cemento, ok Snam e Terna

Pubblicato 28.10.2009, 17:50
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MILANO, 28 ottobre (Reuters) - Piazza Affari archivia in profondo rosso una seduta che ha confermato il cambio di direzione che sta caratterizzando la prima parte dell'ultimo trimestre dell'anno.

"Gli indicatori macroeconomici degli ultimi giorni sono stati piuttosto brutti", ricorda un dealer. "Ma domani verrà pubblicato il dato sul Pil Usa. E la settimana prossima toccherà all'indice Ism e al dato sulla creazione di posti di lavoro nel mese di ottobre".

Insomma, prosegue l'operatore, "è presto per parlare di cambio di clima", perché "uno storno dei mercati, anche del 10%, è fisiologico".

Peraltro, si vanno addensando nubi sulle previsioni di ripresa dell'economia: Goldman Sachs, per esempio, evidenzia un trader, ha tagliato la stima di crescita del Pil Usa del terzo trimestre al 2,7% dal 3%.

Inoltre, ricordano gli operatori, si moltiplicano i segnali di cambio d'atteggiamento da parte di governi e banche centrali riguardo alle politiche espansive. La banca centrale di Norvegia ha anticipato il trend incrementando i tassi dello 0,25%, portandoli all'1,5%.

"Una stretta generalizzata ai tassi", sintetizza un trader, "porterebbe ad un ulteriore storno delle borse".

In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso il 2,25%, l'AllShare <.FTITLMS> il 2,4% e il MidCap <.FTITMC> il 2,48%. Volumi per un controvalore di circa 3,2 miliardi di euro.

* Giornata di sofferenza per FIAT , in calo del 6,26%, a 9,9550 euro. Il titolo del Lingotto, dunque, non è riuscito a difendere quota 10 euro. Straordinari gli scambi: sono passati di mano oltre 67 milioni di pezzi, pari al 6,2% circa del capitale ordinario, contro una media dell'intera seduta di 38,710 milioni negli ultimi trenta giorni. Male anche la controllante EXOR : -3,93%. I trader riconducono la debolezza di Fiat ai realizzi, che colpiscono l'intero comparto dell'automotive <.SXAP> (-4,77%), e alle indiscrezioni sul piano Chrysler. Un dealer cita "l'incertezza sul rinnovo degli incentivi", un macigno che grava sul futuro delle case europee.

* Restando all'automotive, pesante PIRELLI (-5,1%) e, fuori dal paniere principale, COBRA (-8%), PININFARINA (-6,43%), PIAGGIO (-5,26%) e LANDI RENZO (-6,4%).

* A picco le società attive nel cemento, penalizzate dai risultati della messicana Cemex : BUZZI è caduta del 5,18% e ITALCEMENTI del 3,57%. Lo stoxx europeo del settore costruzioni <.SXOP> è arretrato del 3,9%.

* Fuori dal paniere principale, la società di costruzioni ASTALDI è balzata del 2,98% dopo essersi aggiudicata una commessa di 800 milioni in Polonia.

* Non si arresta la discesa delle banche: lo stoxx europeo è scivolato del 2,84%. Le performance peggiori sono state realizzate da BANCO POPOLARE (-4,16%), POP MILANO (-2,69%), MEDIOLANUM (-3,29%) e UNICREDIT (-3,5%). MEDIOBANCA ha ceduto l'1,91% dopo la diffusione della trimestrale.

* Positive le utilities, con l'eccezione di A2A (-3,04%): la società lombarda, secondo i trader, paga dazio all'ipotesi di azzeramento del dividendo per via della multa Ue. Segno più per SNAM (+2,01%) e TERNA (+0,75%).

* Brutta giornata, nel complesso, per i petroliferi, sui quali pesano le voci di profit warning della società di raffinazione svizzera Petroplus : il paniere europeo <.SXEP> ha lasciato sul terreno l'1,7%. A Milano, ENI ha confermato di avere una natura difensiva, limitando la flessione allo 0,68%. Peggio sono andate le cose alla controllata SAIPEM , che ha perso il 5,4% nella giornata in cui Santander ne ha tagliato il rating. Fra i gruppi che operano nella componentistica e nell'ingegneristica legata al settore energetico, TENARIS -5,58% e MAIRE TECNIMONT -4,95%.

* Gettando uno sguardo alle small cap, restando in ambito energetico, TERNIENERGIA , società attiva nella produzione da fonti rinnovabili, ha guadagnato il 4,67% grazie ai risultati dei primi nove mesi del 2009.

* TELECOM , che aveva retto bene in mattinata, è peggiorata un po' nella seconda parte della seduta, terminando in calo dell'1,86%. Una fonte vicina a Telco ha riferito che Sintonia ha deciso di non rinnovare il patto della holding.

* Fra le small e mid cap, COIN è salita del 3,92% dopo aver confermato le indiscrezioni di stampa su un possibile matrimonio con Upim.

* Tracollo di TISCALI : -50,87%. Il 30 ottobre si chiuderà il periodo di offerta in opzione dei titoli rivenienti dall'aumento di capitale per massimi 180 milioni di euro. Le nuove azioni sono offerte a 0,10 euro l'una, contro una quotazione attuale di 0,2250 euro.

* SNIA ha lasciato sul terreno il 12,54%: ieri, l'assemblea degli azionisti ha approvato un aumento di capitale per massimi 10 milioni di euro.

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