MILANO, 28 ottobre (Reuters) - Piazza Affari archivia in
profondo rosso una seduta che ha confermato il cambio di
direzione che sta caratterizzando la prima parte dell'ultimo
trimestre dell'anno.
"Gli indicatori macroeconomici degli ultimi giorni sono
stati piuttosto brutti", ricorda un dealer. "Ma domani verrà
pubblicato il dato sul Pil Usa. E la settimana prossima toccherà
all'indice Ism e al dato sulla creazione di posti di lavoro nel
mese di ottobre".
Insomma, prosegue l'operatore, "è presto per parlare di
cambio di clima", perché "uno storno dei mercati, anche del 10%,
è fisiologico".
Peraltro, si vanno addensando nubi sulle previsioni di
ripresa dell'economia: Goldman Sachs, per esempio, evidenzia un
trader, ha tagliato la stima di crescita del Pil Usa del terzo
trimestre al 2,7% dal 3%.
Inoltre, ricordano gli operatori, si moltiplicano i segnali
di cambio d'atteggiamento da parte di governi e banche centrali
riguardo alle politiche espansive. La banca centrale di Norvegia
ha anticipato il trend incrementando i tassi dello 0,25%,
portandoli all'1,5%.
"Una stretta generalizzata ai tassi", sintetizza un trader,
"porterebbe ad un ulteriore storno delle borse".
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso il 2,25%,
l'AllShare <.FTITLMS> il 2,4% e il MidCap <.FTITMC> il 2,48%.
Volumi per un controvalore di circa 3,2 miliardi di euro.
* Giornata di sofferenza per FIAT , in calo del
6,26%, a 9,9550 euro. Il titolo del Lingotto, dunque, non è
riuscito a difendere quota 10 euro. Straordinari gli scambi:
sono passati di mano oltre 67 milioni di pezzi, pari al 6,2%
circa del capitale ordinario, contro una media dell'intera
seduta di 38,710 milioni negli ultimi trenta giorni. Male anche
la controllante EXOR : -3,93%. I trader riconducono la
debolezza di Fiat ai realizzi, che colpiscono l'intero comparto
dell'automotive <.SXAP> (-4,77%), e alle indiscrezioni sul piano
Chrysler. Un dealer cita "l'incertezza sul rinnovo degli
incentivi", un macigno che grava sul futuro delle case europee.
* Restando all'automotive, pesante PIRELLI (-5,1%)
e, fuori dal paniere principale, COBRA (-8%),
PININFARINA (-6,43%), PIAGGIO (-5,26%) e
LANDI RENZO (-6,4%).
* A picco le società attive nel cemento, penalizzate dai
risultati della messicana Cemex : BUZZI è caduta
del 5,18% e ITALCEMENTI del 3,57%. Lo stoxx europeo
del settore costruzioni <.SXOP> è arretrato del 3,9%.
* Fuori dal paniere principale, la società di costruzioni
ASTALDI è balzata del 2,98% dopo essersi aggiudicata
una commessa di 800 milioni in Polonia.
* Non si arresta la discesa delle banche: lo stoxx europeo è
scivolato del 2,84%. Le performance peggiori sono state
realizzate da BANCO POPOLARE (-4,16%), POP MILANO
(-2,69%), MEDIOLANUM (-3,29%) e UNICREDIT
(-3,5%). MEDIOBANCA ha ceduto l'1,91% dopo
la diffusione della trimestrale.
* Positive le utilities, con l'eccezione di A2A
(-3,04%): la società lombarda, secondo i trader, paga dazio
all'ipotesi di azzeramento del dividendo per via della multa Ue.
Segno più per SNAM (+2,01%) e TERNA (+0,75%).
* Brutta giornata, nel complesso, per i petroliferi, sui
quali pesano le voci di profit warning della società di
raffinazione svizzera Petroplus : il paniere europeo
<.SXEP> ha lasciato sul terreno l'1,7%. A Milano, ENI
ha confermato di avere una natura difensiva, limitando la
flessione allo 0,68%. Peggio sono andate le cose alla
controllata SAIPEM , che ha perso il 5,4% nella
giornata in cui Santander ne ha tagliato il rating. Fra i gruppi
che operano nella componentistica e nell'ingegneristica legata
al settore energetico, TENARIS -5,58% e MAIRE
TECNIMONT -4,95%.
* Gettando uno sguardo alle small cap, restando in ambito
energetico, TERNIENERGIA , società attiva nella
produzione da fonti rinnovabili, ha guadagnato il 4,67% grazie
ai risultati dei primi nove mesi del 2009.
* TELECOM , che aveva retto bene in mattinata, è
peggiorata un po' nella seconda parte della seduta, terminando
in calo dell'1,86%. Una fonte vicina a Telco ha riferito che
Sintonia ha deciso di non rinnovare il patto della holding.
* Fra le small e mid cap, COIN è salita del 3,92%
dopo aver confermato le indiscrezioni di stampa su un possibile
matrimonio con Upim.
* Tracollo di TISCALI : -50,87%. Il 30 ottobre si
chiuderà il periodo di offerta in opzione dei titoli rivenienti
dall'aumento di capitale per massimi 180 milioni di euro. Le
nuove azioni sono offerte a 0,10 euro l'una, contro una
quotazione attuale di 0,2250 euro.
* SNIA ha lasciato sul terreno il 12,54%: ieri,
l'assemblea degli azionisti ha approvato un aumento di capitale
per massimi 10 milioni di euro.