Il prossimo appuntamento chiave sarà il 13 novembre, quando l’Italia presenterà nuovamente la sua legge di bilancio alla Ue. Nel frattempo i BTP continueranno ad essere volatili.
Archiviate le elezioni di mid term statunitensi, gli investitori obbligazionari concentrano la propria attenzione sulla difficile situazione italiana che sta creando instabilità nella zona euro, e non solo. Da aprile, i rendimenti dei BTP decennali italiani hanno registrato un incremento di 160 punti base (+1,60%) facendo lievitare lo spread (differenziale di rendimento rispetto ai bund tedeschi) in area 300 punti base, soglia che non veniva toccata da cinque anni. Un andamento che va contestualizzato in una cornice che vede il rapporto tra debito pubblico e PIL ad oltre il 131%, vicino dunque ai massimi da 90 anni a questa parte.
DEFICIT/PIL AL 2,4%
In parallelo la crescita del paese resta inferiore alla media della zona euro mentre il nuovo governo Lega-5Stelle ha proposto una legge di bilancio con un rapporto deficit/PIL al 2,4% per il 2019, e al 2,1% e all’1,8% per i due esercizi successivi. Deficit che non sono piaciuti affatto alle Commissione europea che, per la prima volta ha respinto la legge di bilancio di un paese membro. Eppure, nonostante il duro confronto tra l’esecutivo di Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio, lo spread non è ulteriormente schizzato all’insù...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Legg Mason