A maggio l’Unione costruita dal 2007 in poi potrebbe fare la fine dell’A380, pensionato perché troppo grande e costoso. Ma non è detto che sia una catastrofe, anzi. E forse le Borse lo stanno annusando.
BA
IL VASO DI PANDORA APERTO A LISBONA 12 ANNI FA
Il gigante dei cieli di Airbus viene lanciato nel 2007, stesso anno del trattato di Lisbona, quando si cercò di costruire una cornice costituzionale per un’Europa che in soli tre anni aveva quasi raddoppiato gli stati membri, da 16 a 28 con gli ingressi dei tre paesi baltici, Malta, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania e perfino Cipro. Dopo Lisbona l’unico a salire a bordo è stata la Croazia. Anche nel caso dell’Unione la storia ha mostrato che la dimensione da sola non basta a fare la forza. Solo la metà delle new entry hanno anche aderito all’euro, mentre gli altri sei, praticamente tutto il blocco continentale orientale, no. Questo ha sbilanciato gli equilibri creando a Est un’area sottratta alla disciplina di bilancio e ricca di manodopera qualificata a basso costo, a tutto beneficio della grande industria esportatrice tedesca, in parte anche di quella francese e in parte ancora minore della media e piccola industria italiana...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge