TOKYO (Reuters) - Il Giappone e l'Unione europea hanno firmato un accordo di libero scambio di ampia portata che entrambe le parti sperano faccia da contrappeso alle forze protezionistiche sguinzagliate dal presidente americano Donald Trump.
L'ambizioso accordo, che crea la più grande area mercato aperto del mondo, è stato concluso nonostante le paure che una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe dimimuire l'importanza del libero scambio nell'ordine economico globale.
"Ci sono preoccupazioni crescenti per il protezionismo, ma voglio che Giappone e Unione europea guidino il mondo portando la bandiera del libero scambio", ha detto il primo ministro Shinzo Abe durante una conferenza stampa dopo la firma.
L'accordo è anche un simbolo del cambio nelle alleanze con Trump che allontana gli Stati Uniti dagli alleati di lunga data come Ue, Nato e Canada.
Il documento rimuove dazi Ue del 10% sulle automobili giapponesi e quelli del 3% sulla maggior parte dei ricambi. Cancella anche i dazi giapponesi del 30% sul formaggio europeo e quelli del 15% sul vino e permetterà l'accesso alle gare pubbliche in Giappone.
Giappone e Ue hanno anche stabilito che ci sarà un dialogo costante su commercio e politiche economiche, col primo incontro che si terrà prima della fine dell'anno.
In maniera simile a quello firmato oggi, altri accordi bilaterali dell'Ue con Singapore e Vietnam stanno per essere ratificati, mentre intese analoghe con Indonesia, Australia e Nuova Zelanda sono in fase di negoziazione, secondo Ajay Sharma di Hsbc.
Giappone e Ue generano circa un terzo del Pil mondiale e la loro relazione commerciale può crescere ancora, secondo funzionari Ue, che prevedono che l'accordo farà crescere l'economia europea dello 0,8% e quella giapponese dello 0,3% nel lungo termine.