Investing.com - La Federal Reserve potrebbe far concorrenza alla Casa Bianca in quanto a fonte di volatilità nella prossima settimana, in attesa della testimonianza davanti al Senato della Presidente della Fed Janet Yellen.
Gli investitori attenderanno inoltre una serie di dati economici, tra cui quelli di mercoledì su inflazione e vendite al dettaglio, alla ricerca di indicazioni sulla tempistica dei nuovi aumenti dei tassi Fed.
Nel Regno Unito sono attesi i dati sui prezzi al consumo, sull’occupazione e sulle vendite al dettaglio, alla ricerca di indicazioni sugli effetti della decisione della Brexit sull’economia.
La Germania pubblicherà i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre nella giornata di martedì, che potrebbero fornire indicazioni sulla forza dell’economia della zona euro.
Attesi anche i dati sulla crescita del quarto trimestre in Giappone, nei timori per il recente apprezzamento dello yen ed il relativo impatto sulle previsioni di crescita.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista dei cinque principali eventi che potrebbero influenzare i mercati.
1. La Presidente della Fed Yellen testimonia davanti al Congresso
La Presidente della Federal Reserve Janet Yellen riferirà sulle previsioni economiche davanti alla Commissione Economica del Senato statunitense.
La testimonianza della Presidente Fed Yellen è attesa per martedì alle 10:00AM ET (15:00GMT). Mercoledì è attesa la testimonianza davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera, alle 10:00AM ET (15:00GMT).
Le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di qualsiasi indicazione sulle prossime decisioni di politica.
La Fed ha lascito invariati i tassi di interesse a gennaio e non ha ma ha lasciato intendere la tempistica per i futuri aumenti.
I future Fed funds mostrano una probabilità inferiore al 15% che si verifichi un aumento dei tassi a marzo, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com. La possibilità di un aumento a giugno è pari invece ad oltre il 65%.
La Fed, che ha alzato i tassi a dicembre, ha previsto tre aumenti per quest’anno. Tuttavia i trader restano scettici e continuano ad aspettarsi solo due aumenti nel corso dell’anno.
2. Report sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione di gennaio negli USA
Il Dipartimento per il Commercio statunitense rilascerà il report sulle vendite al dettaglio di gennaio mercoledì alle 8:30AM ET (13:30GMT). Si prevede che i dati mostrino un aumento delle vendite al dettaglio dello 0,2% lo scorso mese, mentre vendite al dettaglio core dovrebbero mostrare un aumento dello 0,2%.
Su base annua, si prevede un aumento del 2,1% dell’IPC core. La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore della pressione inflazionaria a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale mira ad un’inflazione core leggermente inferiore al 2%.
Un aumento dell’inflazione potrebbe incoraggiare la Fed ad aumentare i tassi di interesse.
Mercoledì alla stessa ora, il Dipartimento per il Commercio USA rilascerà anche i dati sui prezzi al consumo di gennaio. Secondo gli operatori dei mercati i prezzi al consumo saliranno dello 0,1%, mentre per l’ inflazione core è previsto un aumento dello 0,4%.
Un aumento delle vendite al dettaglio è correlato ad una crescita economica più forte, mentre un calo è legato ad un’economia in difficoltà. La spesa dei consumatori rappresenta il 70% della crescita economica USA.
Oltre ai dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione, questa settimana il calendario prevede una serie di dati: prezzi alla produzione, produzione industriale, concessioni edilizie, nuovi cantieri, richieste di sussidio USA,oltre ai sondaggi sulle condizioni del settore manifatturiero nelle aree di Philadelphia e New York.
Le notizie da Washington continueranno a dominare il sentimento dei mercati. Gli operatori resteranno concentrati su Trump, in attesa dei dettagli sulle politiche promesse in campagna elettorale, tra cui riforme sul sistema fiscale, deregulation e aumento della spesa pubblica; sono attesi inoltre degli approfondimenti sulle politiche commerciali.
Attesi infine gli utili di PepsiCo (NYSE:PEP), Cisco (NASDAQ:CSCO), Kraft Heinz (NASDAQ:KHC) e AIG (NYSE:AIG) questa settimana.
3. IPC del Regno Unito, dati su occupazione & vendite al dettaglio
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di gennaio martedì alle 09:30GMT (4:30AM ET). Gli analisti prevedono un aumento dell’1,9% dei prezzi al consumo dopo l’aumento dell’1,6% del mese precedente.
Mercoledì alle 09:30GMT (4:30AM ET), l’ONS rilascerà il report sull’occupazione. Si prevede che il numero dei riceventi il sussidio di disoccupazione aumenti di 1.000 unità a gennaio, con il tasso di disoccupazione stabile al 4,8%, mentre è previsto un aumento del 2,8% dell’aumento degli stipendi, bonus inclusi.
Venerdì l’ONS pubblicherà un report sulle vendite al dettaglio di ottobre alle at 09:30GMT (4:30AM ET), gli analisti prevedono un aumento dell’1,0%, dopo il calo inaspettato dell’1% del mese precedente.
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto invariati i tassi di interesse il mese scorso al minimo storico dello 0,25%, ed ha indicato che non c’è fretta di aumentare nuovamente i tassi.
4. PIL tedesco e zona euro 4° trimestre
La Germania pubblicherà il report preliminare sulla crescita del quarto trimestre martedì alle 07:00GMT (2:00AM ET). È attesa una crescita dello 0,5% nel quarto trimestre del 2016, dalla crescita dello 0,2% del trimestre precedente.
La zona euro rilascerà i dati rivisti sulla crescita del terzo trimestre poco dopo, alle 10:00GMT (05:00AM ET). La stima preliminare rilasciata la scorsa settimana ha mostrato una crescita dello 0,5% nei tre mesi terminati il 31 dicembre, dopo l’aumento dello 0,4% del terzo trimestre.
5. Dati preliminari sul PIL del 4° trimestre in Giappone
Il Giappone pubblicherà i dati preliminari sulla crescita del quarto trimestre alle 23:50GMT (6:50PM ET) di domenica. È attesa una crescita dello 0,3% nel quarto trimestre del 2016, una lettura che manterrebbe alta la pressione sul governo affinché implementi nuove misure a sostegno dell’economia.
Resta aggiornato su tutti gli eventi economici di questa settimana consultando il sito: http://it.investing.com/economic-calendar/