Il Global Fixed Income Team di Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management segue con attenzione gli sviluppi in Giappone e Italia. Tra gli emergenti, Sudafrica e Indonesia risultano fin troppo penalizzati.
Con ogni probabilità la Banca del Giappone (BoJ) ha compiuto, tra le banche centrali delle principali economie sviluppate, la mossa più inaspettata. Dopo aver ancorato allo zero i rendimenti dei titoli di Stato nipponici decennali, ha deciso di aumentare l’intervallo di oscillazione del tasso ufficiale da +/- 10 a +/- 20 punti base. “A nostro avviso si tratta di un cambiamento notevole della politica monetaria” spiega il Global Fixed Income Team di Morgan Stanley Investment Management.
LE CONSEGUENZE DELLA DECISIONE DELLA BOJ
Il Team poi aggiunge: “La BoJ continuerà a contrastare incrementi troppo marcati dei governativi giapponesi ma provocherà maggiore volatilità e permetterà ai rendimenti di tendere al rialzo nel medio termine, con probabili effetti a catena sui rendimenti privi di rischio di tutto il mondo”. Un altro paese osservato speciale è l’Italia, che rappresenta la principale fonte di volatilità per l’Europa...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Morgan Stanley