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Berlino, cercasi casa disperatamente. Un discusso referendum per risolvere il caro-affitti

Pubblicato 05.10.2023, 11:28
Aggiornato 05.10.2023, 11:35
© Reuters.  Berlino, cercasi casa disperatamente. Un discusso referendum per risolvere il caro-affitti
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BERLINO (GERMANIA) - Chris Anders, residente a Berlino, ama la diversità del suo quartiere. Ma come molti nella capitale tedesca ha impiegato un po' di tempo a trovare il quartiere ideale. E mentre cercava un appartamento adatto alle sue tasche, in un anno, ha vissuto in cinque subaffitti.

"Qui hai sempre la sensazione che non riuscirai mai  trovare una casa... E la cosa mi aveva destabilizzato, facendomi perdere il controllo della mia vita", racconta Chris."Ero sempre preoccupato. Non riuscivo più a dormire. Ero sempre alla ricerca di un nuovo posto dove stare".

Chris fa parte di un gruppo di attivisti chiamato "Expropriate Deutsche Wohnen and Co." Sta spingendo per un referendum, affinché il comune di Berlino acquisti e trasformi in "social housing" più di 200.000 appartamenti per limitare l'aumento vertiginoso degli affitti.Da anni, a Berlino i prezzi aumentano, mentre la disponibilità di alloggi diminuisce.Gli attivisti hanno bisogno di centinaia di migliaia di firme per ottenere questo referendum cittadino, due anni dopo una votazione simile, ma che non fu vincolante. Nonostante la netta affermazione del "Sì" agli espropri, nulla è cambiato. 

Spiega l'inviata di Euronews, Kristina Jovanovski:"La città ha istituito una commissione per esaminare come eventualmente applicare la decisione del referendum. La commissione ha affermato che le case potrebbero essere espropriate in cambio di un pagamento. Ma gli attivisti temono che i politici stiano cercando di ritardare l’attuazione di tale piano”.

Questa volta gli attivisti proporranno un referendum dall'esito vincolante, con una legge specifica, in modo che possa essere applicata rapidamente. Ma i critici sostengono che ciò non aiuterebbe comunque ad aumentare gli alloggi, in un momento in cui il settore edile fatica ad espandersi ulteriormente, in una Berlino quasi irriconoscibile rispetto al passato.

La guerra in Ucraina, inoltre, ha fatto lievitare i costi dei materiali da costruzione in Germania. Alcune aziende sono fallite, altre hanno cancellato interi progetti residenziali. E una legge sugli espropri non aiuterebbe affatto.Lo conferma l'esperto dell'Associazione dei costruttori. 

"Una legge di questo tipo non farebbe altro che diminuire la motivazione per gli investitori, perché avrebbero sempre il timore che il lato pubblico si porti via le abitazioni su cui hanno investito", spiegaTim-Oliver Muller, membro dell'Associazione tedesca dell'industria edile. "E non sarebbe un investimento sicuro, perché non si sa quanto lungo si possa disporre delle case per rifinanziare il proprio investimento".

Per Chris Anders i prezzi dei nuovi appartamenti berlinesi sono fuori portata quasi per tutti. E la sua associazione cerca di proteggere gli inquilini che rischiano di perdere la casa dove vivono attualmente.  "Dobbiamo innanzitutto garantire che le persone possano almeno restare dove sono, nei loro social network, nel loro appartamento, nella loro casa, posto in cui sono abituati a vivere".

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