Di Mauro Speranza
Investing.com – Sono stati diffusi oggi i verbali del meeting della Banca centrale europea che si è svolto a luglio. Il board dell’istituto centrale si è mostrato ottimista circa il recupero dell’economia, ma la situazione resta incerta a causa del proseguire dell’emergenza sanitaria in molti paesi, non solo europei.
“L'attività dell'area dell'euro dovrebbe riprendersi nel terzo trimestre poiché le misure di contenimento sono state ulteriormente allentate, supportate da condizioni di finanziamento favorevoli, un orientamento fiscale espansivo e una ripresa dell'attività globale, sebbene l'incertezza sulla velocità e l'entità complessive della ripresa restino elevate", si legge nelle minute dalla BCE.
“Sia nelle economie di mercato avanzate che in quelle emergenti”, sottolineano le minute, “le condizioni finanziarie si stanno avvicinando ai livelli pre-pandemici a un ritmo lento ma costante, come dimostrato anche dalla forte ripresa dei mercati azionari globali. Nei mercati delle obbligazioni sovrane dell'area dell'euro, le condizioni di finanziamento pre-pandemiche erano state in generale ripristinate. Anche le misure di mercato delle aspettative di inflazione si erano ulteriormente riprese, sebbene da livelli molto bassi, i premi per il rischio sui finanziamenti a breve termine sia per le banche che per le imprese, avevano continuato a diminuire".
Tuttavia, “l'ottimismo nei mercati finanziari è andato di pari passo con l'aumento dei casi di coronavirus (COVID-19) negli Stati Uniti e in molte economie di mercato emergenti, sollevando i timori di una più ampia ricaduta nel contenere la diffusione del virus. Questa divergenza tra l'evoluzione della pandemia e gli sviluppi nei mercati finanziari, insieme all'elevata incertezza circa la forma e il ritmo definitivi della ripresa economica e la recrudescenza delle tensioni commerciali globali, ha sollevato interrogativi riguardo alla solidità e resilienza dell'attuale sentiment degli investitori”, continuano i verbali.
La politica monetaria futura
Se “l'attuale orientamento di politica monetaria è stato ritenuto adeguato e una ricalibrazione non è stata ritenuta necessaria nell'attuale congiuntura”, i membri del board della BCE “concordano sul fatto che un orientamento di politica monetaria estremamente accomodante continua a essere appropriato in considerazione delle deboli prospettive a medio termine per la stabilità dei prezzi, caratterizzate da aspettative di inflazione vicine ai minimi storici e un significativo rallentamento economico”.
La “politica monetaria del Consiglio direttivo era stata efficace nell'alleviare le condizioni finanziarie dai livelli più rigidi visti in seguito allo shock del coronavirus e che parte dello stimolo doveva ancora essere trasmesso all'economia reale nei prossimi mesi”, proseguono dalla BCE.
Per quanto riguarda il programma di acquisti, "si è detto anche che la flessibilità con cui si sta procedendo negli acquisti Pepp sembra indicare che l'importo [di 1.350 miliardi] va considerato un tetto massimo più che un obiettivo.
Sembra però trattarsi di una posizione di minoranza, dal momento che "nello scenario base l'importo andrà utilizzato nella sua interezza".